Una giusta decisione

GolpeTurchia

 

È sotto gli occhi di tutti il clima di terrore che si é instaurato in Turchia dopo il fallito tentativo di rovesciare il Governo.

Si assiste, da parte dell’esecutivo in carica, ad una serie di epurazioni che coinvolgono tutti i poteri dello stato. A tutto ciò si aggiunge la chiusura di giornali e televisioni e le incarcerazioni di migliaia di magistrati, di membri della Corte Costituzionale e di insegnanti di scuole di ogni ordine e grado con relative chiusure di istituti.

Una vera e propria sospensione della democrazia!

Moltissimi lavoratori della carta stampata e dell’informazione ma anche molti di coloro che operano nello stato e nel commercio privato, non hanno più un lavoro.

Si hanno notizie anche di torture nei confronti dei militari che sono accusati di aver partecipato al golpe.

In questa situazione, con l’appoggio di Erdogan, si fanno avanti, sempre più forti, le frange estremiste che spingono per un’islamizzazione dello stato e della società turca.

Lo stato laico e volto verso la modernità di Ataturk, rischia seriamente di essere scalzato dal prepotente ritorno del concetto di società che si rifà al periodo ottomano.

Una situazione, aggravata dal recente tentativo di colpo di stato, che, però, trova nella politica di Erdogan linfa vitale.

Noi, e la manifestazione della scorsa settimana sotto l’ambasciata turca a Roma ne è la dimostrazione, siamo affinché in Turchia, frontiera dell’Europa, membro della NATO e aspirante aderente alla UE, vengano ripristinate condizioni di vera democrazia senza limitazioni per le minoranze (in primis i curdi), per le opposizioni e per chi vuole informare e lavorare liberamente.

Per questo non possiamo che appoggiare la decisone del CASC, che ha rinunciato a mandare una propria rappresentanza della sezione nuoto ad una manifestazione che doveva tenersi in Turchia.

La Fisac CGIL Banca d’Italia ravvisa in questa decisione non soltanto una giusta tutela della sicurezza dei nostri colleghi e dei loro famigliari ma anche un preciso segnale politico di critica e condanna dei fatti che stanno avvenendo in Turchia.

Roma, 1 agosto 2016

La Segreteria Nazionale