Nuova Carriera Direttiva

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Si vedono già gli effetti negativi nelle buste paga dei Colleghi

La busta paga di marzo ha riservato una amara, anche se scontata sorpresa, per molti Colleghi Direttivi: un calo assoluto dello stipendio rispetto agli anni passati. Il motivo di questa decurtazione economica attiene al fatto che la gratifica, come noto, nel nuovo sistema non esiste più. Quest’anno l’effetto è comunque attenuato perché la vecchia gratifica sopravvive per un 50%, dato che il reinquadramento del Personale è avvenuto a metà del 2016.
L’anno prossimo sparirà del tutto.

La Banca ci spiega che la gratifica che non è confluita nell’indennità di funzione (ossia quasi tutta) è spalmata nell’aumento di stipendio mensile. Tuttavia, anche nel vecchio sistema ogni anno c’era un aumento dello stipendio (lo scatto pesante e dopo diversi anni quello leggero). Solo a fine anno sarà possibile calcolare, anche se non con precisione assoluta, quanto la scomparsa della gratifica abbia inciso sullo stipendio dei Colleghi Direttivi ma i dati che abbiamo raccolto sin qui non fanno ben sperare. Inoltre, come avevamo osservato in fase di discussione della riforma della struttura retributiva dei Colleghi Direttivi, è impossibile comparare la dinamica stipendiale dei due sistemi in astratto.

L’unica cosa certa è che la Banca con questa riforma si è posta l’obiettivo di risparmiare e dunque, nel complesso, la dinamica di crescita delle retribuzione sarà inferiore al sistema precedente. Nel documento di critica alla riforma (allegato) osservavamo: “la riforma è congegnata in modo da garantire una certa crescita stipendiale immediata, per sedare i malcontenti. Tale crescita verrà però riassorbita nel tempo con una minore dinamica media, nella speranza che ciò sarà poco visibile ai più”; è preoccupante constatare come in effetti tale dinamica si stia producendo così presto.

Al di là dell’aspetto dello stipendio di marzo, pur importante, l’ultima busta paga fa emergere con chiarezza un punto su cui la Fisac Cgil aveva più volte ribattuto nell’analisi della riforma: il tema degli incentivi individuali. Appare ovvio, confrontando le diverse buste paga dei Colleghi, quanto incidano, e in prospettiva incideranno ancor di più, gli incarichi. Premesso che il peso dei diversi incarichi appare profondamente irrazionale, il punto chiave non è attribuire il “giusto” valore al singolo incarico, posto che ciò sia possibile e sensato, ma piuttosto riconoscere il fatto che lo stesso incarico è la risultante di un complessivo lavoro di squadra.

Per usare una analogia sportiva, quando una squadra di calcio vince un trofeo, il premio partita viene dato a tutti i giocatori. Il perché è ovvio. Se venisse dato solo a chi ha segnato i gol, i giocatori si scannerebbero per segnare, trascurando del tutto la dinamica complessiva del gioco, con risultati ovviamente disastrosi. La Banca invece premia solo chi fa gol, peraltro in modo del tutto irrazionale.

In proposito, tralasciando l’analogia calcistica è anche singolare che si “spinga” su elementi premianti di natura (eccessivamente) individualistica in un contesto lavorativo a carattere preminentemente pubblico.

Analizzando la nuova struttura retributiva dei Colleghi Direttivi osservavamo che “la riforma incentiva i Direttivi a mettere in atto comportamenti volti a ottenere l’agognato bonus”. Poteva sembrare un’analisi astratta, ma ora si comprende bene che cosa succederà: da ora i colleghi, a cui è stata tolta la gratifica, sgomiteranno, per usare un eufemismo, per il singolo incarico, al di là di ogni ragionamento di medio e lungo termine.

Conterà solo accaparrarsi incarico per incarico nell’immediato e con esso il relativo bonus. Meno soldi a quasi tutti, incentivi perversi; ebbene, la riforma aveva un impianto sbagliato e lo avevamo rimarcato più volte.

Ha sorpreso anche noi però la rapidità con cui questo impianto sta incidendo nella dinamica retributiva e nei comportamenti dei colleghi.

Nella seconda parte del 2017, secondo i recenti accordi, inizieremo a ridiscutere la Riforma delle Carriere. Ebbene, con l’appoggio dei Colleghi, la Fisac Cgil si impegnerà per eliminare anche queste storture retributive ristabilendo maggiore coerenza ed equilibrio a vantaggio di tutti i Colleghi Direttivi.

Roma, 24 marzo 2017

La Segreteria Nazionale