A proposito di appalti

appalti

 

Accanto a chi lavora per la Banca d’Italia, quotidianamente, decine di lavoratrici e lavoratori lavorano in Banca d’Italia per società che vincono appalti per servizi e attività varie.

Ad ogni rinnovo di appalto le condizioni salariali e normative di questi colleghi peggiorano sensibilmente se non, addiririttura, scompare il loro posto di lavoro.

La motivazione di tutto ciò consiste nel fatto che la Banca ha inaugurato una politica di tagli e di riduzione dei costi noncurante delle ricadute sociali che tutto ciò comporta.

Eppure la Banca d’Italia è un’istituzione, eppure la Banca d’Italia tiene moltissimo, a parole, alla sua responsabilità sociale.

Non solo la Fisac Banca d’Italia ma tutta la CGIL non possono rimanere indifferenti a questo stato di cose. Per questo, con particolare riferimento alla piazza di Roma, dove più che altrove vi sono appalti, ha voluto interessare il Direttore Generale, assieme alla Fisac e alla CGIL di Roma e del Lazio chiedendo un incontro in merito.

I tempi di risposta alla lettera inviata saranno già un primo segnale della reale sensibilità della Banca in merito.

Leggi la lettera inviata al Direttore Generale