Incontro del 4 febbraio

Bandiere

 

LA BANCA ANNUNCIA CHE…”la finta trattativa con Cida e Dasbi è finita”

Nel corso dell’incontro del 27 gennaio u.s. le scriventi OO.SS. presentarono una proposta di mediazione orientata a superare la fase di “strumentale” stallo determinatasi per esclusiva responsabilitàdella delegazione aziendale, che aveva interrotto il negoziato perché non gradiva la proposta di Falbi – Fisac Cgil – Uilca.

La Banca dichiarava che avrebbe valutato la proposta presentata e si riservava articolate risposte nel successivo incontro. Ovviamente, lo sforzo di mediazione delle scriventi scontava la disponibilità della Banca ad abbandonare un comportamento inteso a conseguire un accordo per la carriera direttiva prima di quello per le carriere non direttive.

Così non è stato: nel corso dell’incontro odierno, convocato prima di quello con Falbi – Fisac Cgil – Uilca per la riforma delle carriere non direttive, la delegazione aziendale ha annunciato che il negoziato con Cida e Dasbi era da considerarsi concluso e che nei prossimi giorni avrebbe trasmesso un’ipotesi di accordo per la carriera direttiva.

E di fronte a tale scorretta e poco lungimirante scelta, l’incontro del prossimo 11 febbraio potrebbe essere significativamente compromesso.

La separazione degli accordi è inaccettabile, si tratta di un’avventura pericolosa.

Il Vertice della Banca ritiene di poter difendere, all’interno e all’esterno, un accordo che dilata “enormemente” la forbice a tutto vantaggio di una stretta cerchia di eletti? Che prevede laute elargizioni a dirigenti (che già beneficiano di liquidazioni megagalattiche) che, pur avendo maturato i requisiti per la pensione di anzianità, decidono di uscire prima del collocamento in quiescenza d’ufficio?

Siamo di fronte all’imbarbarimento delle relazioni sindacali.

Con una sfrontatezza “indecente”, la delegazione aziendale ha ottenuto, dai “riverenti” Cida – Dasbi, anche di escludere i Funzionari Generali dalla trattativa: “penseranno lor signori a definirsi la nuova retribuzione!!!”

Scandaloso e vergognoso.

A tutti i colleghi delle carriere non direttive, ed anche ai meno “gallonati” della carriera direttiva, è riservato un trattamento di ben altra dimensione, orientato a conseguire risparmi per far fronte agli adeguamenti economici da corrispondere agli “eletti”.

Ancor più scandalosa, si dimostra la pretesa di costringere i Coadiutori a un colloquio per essere inquadrati a……..“Coadiutori” (fascia 4 area manageriale): in tale sciagurata ipotesi sarebbe fondamentale la verifica della conoscenza dell’inglese per essere dichiarati idonei!!!

Si pensi che al tavolo del negoziato sono presenti alti Dirigenti che non conoscono l’inglese!!! Unica lingua conosciuta, quella della Regione di appartenenza.

Con un eccesso di responsabilità il giorno 11 febbraio parteciperemo all’incontro per la riforma degli inquadramenti delle Carriere non direttive.

A fronte di un esito negativo la Banca si assumerà la responsabilità di tutto quello che potrebbe avvenire.

Il Vertice dell’Istituto, già profondamente terremotato dalle vicende degli ultimi tempi, valuti con grande attenzione e responsabilità le scelte che andranno fatte.

I membri del Direttorio scendano dal piedistallo e assumano direttamente la gestione del negoziato.

È ora di dire BASTA all’arroganza, alle prepotenze, alle prevaricazioni e ai finti negoziati con Sindacati “amici”.

Roma 4 febbraio 2016

LA SEGRETERIA NAZIONALE FISAC – CGIL
LA SEGRETERIA NAZIONALE UILCA – UIL
LA SEGRETERIA NAZIONALE FALBI – CONFSAL