Squali senza denti

Bandiere

 

Leggiamo oggi l’ennesimo comunicato del SIBC che nel giro di poche righe afferma tutto e il contrario di tutto.
Dopo aver accusato il tavolo di maggioranza di aver “osato” chiedere alla Banca il rinnovo delle misure per i colleghi interessati dalla ristrutturazione precedente nonché, udite udite, addirittura il telelavoro per coloro che non possono trasferirsi dalla propria filiale chiudenda (!!), lamenta l’ingerenza di altri sindacati nelle questioni che riguardano la Cgil e subito dopo si sofferma in una lunga e confusa dissertazione con l’obiettivo di ingerire proprio nelle scelte CGIL.
La Cgil, in perfetto stile ПРАВДА (si legge “pravda” per chi non è stalinista), tuona il Sibc, tiene all’oscuro di tutto gli iscritti di quella organizzazione e gli si rivolge personalmente per sanare la situazione.
La comunicazione, oltre ad essere del tutto priva di fondamento, avendo la Cgil provveduto a informare di quanto avvenuto tutti gli iscritti e a pubblicare la notizia sul sito internet, nella pagina facebook e su twitter (luoghi notoriamente ai più pubblici), testimonia ancora una volta la vera natura padronale e meramente distruttiva di quel “sindacato”.
MA… CHI è DAVVERO LONTANO DAI COLLEGHI?? Non essendo esperti di “beghe da pollaio” chiediamo ai colleghi se è più autoreferenziale un sindacato, come la CGIL, che opera con voto democratico e chiede di migliorare l’attuale ipotesi di accordo sulle Filiali o chi, come il SIBC, si “indigna” se qualche rappresentanza di lavoratori chiede alla Banca il rinnovo delle misure di accompagnamento del 2008 o il telelavoro per coloro che per ragioni familiari non possono spostarsi di molti chilometri dalla propria residenza. AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA…
Ma il Sibc non è solo. Anche la Fabi ha sentito l’esigenza di intervenire sull’argomento più o meno con gli stessi toni ma almeno con un elemento di chiarezza condiviso mai ammesso dal Sibc: il testo sulle misure di accompagnamento predisposto dalla Banca è meraviglioso e non si capisce perché qualcuno abbia solo il dubbio di non firmarlo.
Noi crediamo che non sia così. Le attuali proposte della Banca sono peggiorative rispetto a quelle del 2008 e non danno piena garanzia per i colleghi che chiudono: questa è la pura e semplice verità.
Il resto sono delicate questioni di esclusiva pertinenza della Cgil che Sibc e Fabi farebbero bene ad evitare di usare come polverone per coprire le loro debolezze o, magari, per correre in aiuto, ancora una volta, della Banca.

Roma, 16 giugno 2015

L’Ufficio di Presidenza del Direttivo