Le scriventi OO.SS. ribadiscono il loro impegno e la loro disponibilità a lavorare, con unità di intenti, verso una riforma dell’Area Operativa.
Da tempo abbiamo presentato una piattaforma, perché crediamo fermamente nella forza dell’azione unitaria. L’unità sindacale è un valore fondamentale: siamo stati i primi a chiederla a gran voce e a sostenere la necessità di compattare tutte le forze per tutelare i diritti di chi lavora.
L’unità, però, non può essere calata dall’alto: serve un percorso credibile per realizzare un’alleanza capace di ottenere dalla controparte risultati concreti e rilevanti per le lavoratrici e i lavoratori.
Osserviamo che l’attuale alleanza sindacale del primo tavolo, mostra incertezze. Le comunicazioni e le azioni di chi vi appartiene vanno sempre più in direzione opposta.
È evidente che Falbi e Sibc si stanno muovendo ciascuna secondo le proprie direttrici, con posizioni distinte.
Questo è un grave ostacolo al tentativo, che condividiamo e a cui vogliamo partecipare, di cercare un’ampia coesione per costruire una proposta di riforma, solida, condivisa e capace di rispondere alle reali esigenze della categoria. Su questo punto è indispensabile ripristinare la più totale chiarezza, in primo luogo per rispetto di colleghi e colleghe.
Come tavolo Confederale siamo pronti a lavorare a una piattaforma comune con tutte le altre sigle del comparto, partendo da un foglio bianco, senza preconcetti né pregiudiziali, e con l’obiettivo di costruire insieme una riforma equa e sostenibile che rispecchi le necessità di tutte le lavoratrici e i lavoratori.
Bisogna lavorare per una piattaforma rivendicativa condivisa, superando gli interessi di sigla, e ripartendo da un confronto autentico.
Per questo, proponiamo una piattaforma basata su alcuni principi fondamentali:
- Crescita professionale ed economica per tutti e tutte: La riforma deve riconoscere il diritto a una progressione professionale ed economica a tutta la categoria, valorizzando il contributo di ciascuno.
- Tutela delle nuove generazioni: Rifiutiamo una riforma che gravi sulle nuove e future generazioni di lavoratori, come purtroppo è già avvenuto in passato. È necessario che i costi di un eventuale riordino non ricadano sui più giovani, che rappresentano il futuro della nostra Istituzione.
- Eliminazione del livello salariale iniquo: L’abbassamento del livello stipendiale è un’ingiustizia palese che va superata. Chiediamo con forza che questo sia riconosciuto e corretto anche per la carriera tecnico-operativa, eliminando ogni disuguaglianza tra i vari profili.
- Progressioni di carriera trasparenti e certe: Servono meccanismi di avanzamento di carriera chiari e non aleatori, che riconoscano l’impegno del personale e ricostruiscano un percorso collettivo per il bene dell’Istituzione stessa. Vogliamo che le opportunità di crescita siano garantite e trasparenti, senza ambiguità o favoritismi.
Chiediamo quindi a colleghi e colleghe di ogni Sigla di lavorare insieme su questi concetti chiave, per realizzare una riforma che rispetti e valorizzi il personale della Banca d’Italia. Solo con un approccio coeso e lungimirante possiamo difendere i diritti di tutti e promuovere il miglioramento delle condizioni di lavoro per ogni Lavoratrice e Lavoratore.
Infine, è importante ricordare che la credibilità di una proposta unitaria è proporzionale a quella del percorso che la costruisce. Sono molte le materie sulle quali si può incidere collaborando, pur nella diversità. Si può ripartire con una nuova stagione sindacale di RISULTATI, se la volontà di confronto leale si esprime a 360 gradi.
Roma, 14 novembre 2024
LE SEGRETERIE NAZIONALI
FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA UIL