Numerosi lavoratori del polo di Roma AC, ma non sono gli unici, sono ormai costretti, troppo spesso, a operare in condizioni insostenibili: rumori assordanti, polveri pericolose ed esalazioni di fumo provenienti da cantieri edili che sorgono a pochi passi dai luoghi di lavoro e in alcuni casi anche proprio all’interno degli ambienti stessi. Per non parlare degli scarti delle bonifiche d’amianto nei pressi delle strutture scolastiche o all’interno del complesso produttivo.
Tutto questo avviene senza alcuna informazione trasparente a tutti i lavoratori sulla natura di questi cantieri o sui rischi reali a cui siamo sottoposti ogni giorno. A tal proposito abbiamo scritto al Capo del Servizio Immobili (LEGGI).
QUALI SONO I NOSTRI DIRITTI?
Nonostante le rassicurazioni ricevute dalle funzioni competenti e i tempestivi interventi del servizio dedicato alla salute e sicurezza, la situazione, ad oggi, resta invariata! Non possiamo più tollerare questa inazione mentre la nostra salute e quella dei nostri figli è messa costantemente a rischio. Lavoriamo in un ambiente che dovrebbe proteggerci, e non esporci a potenziali pericoli.
LA LEGGE PARLA CHIARO: IL D.LGS. 81/2008 NON È OPZIONALE
Il Decreto Legislativo 81/2008 stabilisce in modo inequivocabile che la salute e la sicurezza dei lavoratori sono una priorità assoluta. È obbligo del datore di lavoro:
- Valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza.
- Garantire l’adozione di misure preventive adeguate.
- Informare in modo chiaro e dettagliato i lavoratori sui rischi specifici ai quali sono esposti.
- Adottare soluzioni immediate per ridurre o eliminare tali rischi.
PERCHE’ QUESTE MISURE NON VENGONO APPLICATE?
Perché i lavoratori devono ancora subire il rumore incessante delle attività svolte nei cantieri limitrofi, respirare polveri pericolose e convivere con esalazioni nocive? Questo silenzio è inaccettabile. Non possiamo più aspettare che qualcosa accada. È nostro diritto conoscere i rischi sul luogo di lavoro, anche quelli interferenziali legati ad attività terze che coesistono nello stesso posto, e pretendere un ambiente sicuro.
ESIGIAMO AZIONI IMMEDIATE E ABBIAMO CHIESTO:
- Un incontro immediato con il Capo del Servizio Immobili e i responsabili di Salute e Sicurezza.
- Monitoraggio continuo e trasparente dei cantieri e delle loro lavorazioni.
- Monitoraggio dei parametri microclimatici, fisici, chimici e biologici nei luoghi di lavoro.
- Monitoraggio e, ove fosse necessario, riduzione immediata dei livelli di rumorosità, con interventi strutturali e l’utilizzo di tecnologie adeguate.
- Controllo delle emissioni di polveri ed esalazioni con adeguati impianti di aspirazione, filtrazione e abbattimento degli inquinanti.
- Informazione e divulgazione chiara e dettagliata sui lavori in corso e sui rischi potenziali.
- Piani di prevenzione e tutela aggiornati che proteggano concretamente i lavoratori esposti.
BASTA PROMESSE! È ORA DI TUTELARE LA NOSTRA SALUTE!
Non possiamo più lavorare in queste condizioni. Chiediamo immediate e sostanziali misure di contenimento dei rischi e la salvaguardia della nostra salute, come previsto dalla normativa. Facciamo sentire la nostra voce, perché la sicurezza sul lavoro non è un lusso, è un diritto!
LA SICUREZZA NON PUO’ ATTENDERE!
Roma, 28 ottobre 2024
La Segreteria Nazionale