Un nuovo inizio verso la Banca del domani

 

Questa settimana ha visto l’avvicendarsi al Vertice del nostro Istituto il Governatore uscente, Ignazio Visco, e il nuovo Governatore, Fabio Panetta, che hanno tutti e due voluto rivolgere un messaggio a tutto il Personale.

La Fisac CGIL, in questa circostanza, non può che rivolgere i migliori ringraziamenti e auguri a entrambi: ogni Istituzione, azienda, luogo di lavoro, non sono nulla senza i propri lavoratori, che ne costituiscono la vera essenza, ovunque, a qualunque titolo e con qualunque mansione vi operino.

Perciò questo passaggio, che si colloca nella continuità storica dell’operato del nostro Istituto e lo proietta verso il futuro, poggiando sulle solide basi costruite nel tempo dalla professionalità e dedizione del personale tutto, diventa il momento in cui si è invogliati a fare bilanci, ma soprattutto propositi e progetti; il momento in cui si può guardare a ciò che si è fatto e rivolgersi avanti in modo coeso, riconoscendosi anzitutto come comunità.

Il contesto storico in cui viviamo non è certo semplice, ma anzi costellato di paure e incertezze che assumono dimensioni macroscopiche, per cui tutto sembra distruttibile, gli equilibri appaiono instabili e si è portati ad assumere atteggiamenti difensivi e divisivi.

Proprio per questo crediamo che occorra in questo momento sforzarsi di assumere uno sguardo alto, coraggioso e lungimirante, che abbracci prospettive ampie e inclusive in grado di far cadere distinzioni e spaccature.

Il nostro Istituto non è affatto immune da questo scenario, in sé e nel ruolo che assume al servizio del Paese.

Le sfide che ci attendono sono molte, e molte di queste spaventano: crediamo, senza dubbi, che i colleghi, tutti, siano preparati ad affrontare cambiamento e innovazione, come hanno sempre fatto, anche nei momenti più cupi degli ultimi anni, ma crediamo anche che occorra partire dal riconoscimento di questo valore, che costituisce patrimonio inestimabile, e procedere anzitutto tutelandolo e preservandolo.

Naturalmente, il pensiero corre in primo luogo alla riforma delle Filiali, ventilata da tempo e annunciata formalmente nell’ultimo piano strategico, per la quale sarà necessario da parte del Vertice assumere una vera e concreta consapevolezza delle numerose attività che vi si svolgono (e di quelle che vi si potrebbero ancora svolgere) e delle grandi professionalità presenti, ma anche dei servizi alla comunità che il nostro Istituto vorrà davvero rendere e che non sarebbero possibili senza presidio territoriale.

Ma il pensiero corre anche a tutte le spaccature stratificatesi nel tempo – si pensi solo a quella tra Area manager, operativi e operai – e che mai come ora è necessario rinsaldare.

Il momento di passaggio è perciò occasione di vero augurio per tutti gli attori in scena oggi, perché ciascuno nel suo ruolo possa contribuire in modo costruttivo e sereno al progetto, come vera comunità che agisce in modo coeso e unitario per obiettivi comuni, in accordo col principio guida che fonda i propri risultati sul lavoro.

Roma, 3 novembre 2023

La Segreteria Nazionale