Incontro del 23 Febbraio

RIVISTA LA CIRCOLARE APPLICATIVA SUL LAVORO AGILE 

Si è tenuto il previsto incontro relativo all’analisi dell’aggiornamento della circolare n. 291 che recepisce il prossimo avvio dell’accordo sul lavoro ibrido.

A seguito delle osservazioni presentate dalle Sigle sindacali, ai sensi dell’art.7 delle Intese in tema di relazioni sindacali, l’Amministrazione ha illustrato le modifiche che ha inteso recepire.

In sintesi riguardano in particolare:

  • L’alternanza delle giornate di lavoro da remoto con quelle in presenza durante la settimana, rispetto alla quale è stato aggiunto “in via preferenziale”;
  • i colleghi esprimono le proprie preferenze di lavoro delocalizzato entro la 3^ settimana del mese precedente a quello di riferimento;
  • in caso di effettuazione di turni da remoto la prestazione viene resa nell’ambito degli orari previsti dal turno stesso, senza timbratura (tenuto conto di flessibilità, pause pranzo eventuali ecc.);
  • la richiesta di superamento del plafond dei 100 giorni viene autorizzato dal Capo struttura, informando solo successivamente il Capo Dipartimento e i servizi GEP e ORG;
  • per il personale in staff si possono prevedere limiti più ampi di lavoro delocalizzato, in relazione al tipo di compiti svolti;
  • il Capo struttura (o il Capo divisione) e il Vice concordano la presenza in ufficio/in smart tenuto conto delle esigenze operative ed è stato specificato che “di norma” (quindi non sempre) si alternano;
  • rientrano nei massimali mensili di smart working le giornate di formazione solo se è stata scelta questa modalità dai colleghi;
  • si ripristina, fra le causali che consentono in via prioritaria di superare il budget assegnato di giornate da remoto, la sussistenza di una patologia documentata del dipendente o di uno stretto congiunto (coniuge, figli e genitori);
  • è stata rimossa la formulazione della Banca che imponeva vincoli estranei all’accordo per quanto riguardava la parte sul diritto alla disconnessione.

A giudizio della Fisac CGIL, nonostante taluni miglioramenti del testo, permangono una serie di procedure piuttosto farraginose, da superare, che non rendono semplice la piena esplicitazione del nuovo modello di lavoro ibrido.

Ad esempio, il procedimento autorizzativo per consentire ai colleghi appartenenti alla fascia di delocalizzabilità 5/50 di fruire di ulteriori giorni rende quantomeno faticoso l’esercizio di tale opportunità. Inoltre, si continua a non considerare le situazioni, sempre più numerose, di colleghi che pur operando in una struttura, spesso a bassa delocalizzabilità, lavorano per conto di altre, che rientrano nella fascia “ordinaria” 10/100.

Peraltro, la descrizione “on line” dei cambiamenti intervenuti nella normativa non ha permesso una piena valutazione delle modifiche avvenute nonché di eventuali carenze presenti; pertanto, abbiamo chiesto l’invio del testo emendato al fine di effettuare le opportune valutazioni (LEGGI).

L’entrata in vigore del nuovo sistema è prevista, pandemia permettendo, per il mese di aprile.

Roma, 23 febbraio 2022

La Segreteria Nazionale