Incontro del 20 maggio sull’orario di lavoro – Occorre un cambio di direzione

Nella giornata odierna si è svolto il previsto incontro a cadenza settimanale sullo smart working che si vorrebbe introdurre in Banca d’Italia nel periodo successivo alla fase emergenziale (c.d. new normal).

La Delegazione aziendale, in apertura, ha esplicitato nei dettagli il proprio punto di vista sulla necessaria flessibilità del nuovo modello di lavoro ibrido. Tale flessibilità si dovrebbe realizzare di comune accordo tra i soggetti coinvolti (capi e collaboratori) in un sistema regolatorio decentrato verso i team (generalmente divisioni). Inoltre, l’applicazione di questo modello ibrido avverrebbe in modo diversificato e si dovrebbe basare in modo pressoché esclusivo sul rapporto fiduciario.

Successivamente, l’Amministrazione ha illustrato alcune slides (cfr. allegato) che mostrano il processo individuato per introdurre in Banca d’Italia il “lavoro agile” e le regole generali che ne definiscono l’attuazione.

Un particolare focus è stato fatto sulla proposta della Banca di abolire l’istituto normativo del telelavoro per farlo confluire nel nuovo modello ibrido, più esteso, del “lavoro agile”.

L’Amministrazione non ha risposto a nessuna delle proposte formulate dal Tavolo unitario nell’ultimo incontro negoziale. Abbiamo, ad esempio, chiesto di ragionare su un orizzonte temporale mensile invece che su un plafond settimanale, per aumentare la fruibilità da parte dei colleghi e la flessibilità nella gestione. Nessuna risposta, nessuna argomentazione. Abbiamo poi chiesto di apportare VERA innovazione, introducendo un sistema neutrale, anche sotto l’aspetto del trattamento economico, in cui il lavoro agile sia davvero modalità ordinaria di svolgimento dell’attività lavorativa. Neutralità al momento dell’effettuazione della scelta, neutralità sul piano retributivo, neutralità nei percorsi e nelle opportunità di carriera successivi all’effettuazione della scelta. Nessuna risposta, nessuna argomentazione. Abbiamo chiesto di supportare i capi nell’individuazione di principi chiari per attuare il decentramento in modo efficiente ed efficace salvaguardando le aspettative e le esigenze di tutti i colleghi. Nessuna risposta, nessuna argomentazione.

Riguardo alla nostra richiesta di un realizzare un sistema inclusivo, basato su formazione e rotazione delle attività, che consenta di coinvolgere nel modo più ampio possibile tutto il personale, abbiamo rilevato una chiusura fondata apparentemente sul pregiudizio che i colleghi addetti alle attività non delocalizzabili non possano accedere allo smart working. Sono pochissimi i casi in cui i colleghi si occupano in esclusiva di un’unica attività ed è possibile programmare l’attività lavorativa complessiva in modo da consentire il lavoro da remoto, per alcune giornate a tutti.

Il Tavolo di Unità sindacale ha respinto l’impostazione dell’Amministrazione, eccessivamente riduttiva e molto lontana dal concetto di smart working che invece ha già trovato applicazione in tanti altri ambiti lavorativi, sia pubblici che privati.

Abbiamo respinto le proposte della Delegazione aziendale e soprattutto abbiamo criticato il metodo di conduzione del negoziato, di fatto non aperto a un reale confronto con chi rappresenta la maggioranza di tutti i nostri colleghi. È il terzo incontro di fila in cui vengono esposti gli stessi principi senza un minimo segnale di capacità di ascolto e, soprattutto, senza la minima argomentazione a sostegno delle posizioni.

Si tratta di un approccio che porterà al fallimento della trattativa se non si cambia direzione di marcia. Una responsabilità che non intendiamo condividere con la delegazione aziendale.

La prossima settimana consegneremo al vertice della Banca un documento di dettaglio che spieghi puntualmente la posizione del Tavolo di Unità Sindacale sulle norme da scrivere per realizzare il tanto auspicato new normal. Non si tratta di stravolgere il modello proposto, ma di ricondurlo all’interno di un percorso negoziale anziché di mera e fideistica adesione a quanto ripetutamente illustrato nel corso di tre incontri.

L’incontro si è chiuso con la riproposizione da parte sindacale della richiesta di chiarimento sul messaggio pervenuto recentemente, inerente l’abolizione degli split team. La Delegazione aziendale ha risposto invitando a chiedere risposte al Servizio ORG e interrompendo bruscamente il collegamento mentre si parlava dell’ultimo contagio avvenuto proprio oggi presso la Sede di Roma.

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