CENTRALE DEI RISCHI: QUAL E’ IL MESSAGGIO NEL CIOCCOLATINO?

– i “Baci” confezionati dalla Banca d’Italia –

La Banca d’Italia è diventata come la scatola di cioccolatini del famoso film: non sai mai quello che ti capita.

E anche quando ti capita…non hai mica sempre chiaro cosa è successo!

Prendete le novità in materia di accesso ai dati della Centrale dei Rischi. Martedì la Banca è uscita con un messaggio Cad in cui comunica la propria adesione allo SPID (Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale di cittadini e imprese). Il messaggio si sostanzia in una lunga elencazione di normativa – da mettere alla prova anche il più instancabile dei lettori – per chiudere informando che le Strutture interessate a erogare servizi on line dovranno rivolgersi al Servizio ORG…come se non si sapesse già quali di esse sono interessate.

La comunicazione sembrerebbe abbastanza innocua, magari un po’ criptica, se non fosse che in un’altra sede, ben meno formale ed appariscente, come la newsletter n. 5 del Servizio Res, i vertici aziendali informavano che, a partire dalla prossima estate, le CR non verranno rese secondo le modalità “tradizionali”, ma on line. Un’innovazione che sicuramente andrà a vantaggio dei cittadini più informatizzati i quali, attraverso una procedura di accreditamento, potranno consultare direttamente la banca dati senza necessità di intermediazione da parte dei colleghi.

Ma si tratta anche di una riforma che, c’è da crederlo, impatterà non poco sulla vita delle Filiali, in termini di compiti svolti e dipendenti impiegati, anche perché rappresenta una delle – poche – attività tipicamente telelavorabili.

Per questi motivi, riteniamo che la notizia avrebbe certamente meritato ben altra e più chiara pubblicità presso i colleghi, ma tant’è, oramai abbiamo l’occhio allenato a leggere tra le righe. E se anche la Banca sceglie di confezionarci una notizia epocale dentro un cioccolatino, utilizzando invece le comunicazioni ufficiali solo per trasmettere oscuri messaggi, non ci è comunque difficile “unire i puntini” e completare il disegno per dare una corretta informativa ai colleghi.

E d’altro canto, da un po’ di tempo a questa parte il modus operandi della Banca è sempre lo stesso, è accaduto qualcosa di simile con la riforma della rete Aret e della Divisione AT: la Banca non solo non dà alcuna informativa ai Sindacati, ma non informa in modo adeguato nemmeno i colleghi coinvolti.

Diventa difficile a questo punto, per un lavoratore, investire sulla propria professionalità, spendendo tempo ed energie in formazione o perfezionamento circa attività che la Banca potrebbe decidere, da un momento all’altro, di non svolgere più, senza neppure preannunciarlo.

E quando il sentimento dominante è il disorientamento, la conseguenza è la demotivazione.

Tornando alle decisioni della Banca, a questo punto ci chiediamo: la Banca ha un piano? O decide volta per volta, sull’onda dell’impulso?

E se ha un piano, ne ha chiari gli effetti, in particolare sul personale? Ha intenzione di concertarlo e condividerlo, oppure di comunicarcelo sempre, per vie traverse, a cose già fatte?

Di sicuro i cioccolatini offerti in confezione regalo non ci incantano: da attenti degustatori sapremo monitorarli, affinché non risultino indigesti per i colleghi.

Le Gemelle Kessler

 

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