Lo Junior sulla tua testa

Era il lontano 18 dicembre 2017 quando i due soliti compari, con la benedizione della Banca, firmarono l’accordo per il Servizio Banconote che introduceva la figura dell’operaio di 3^ junior.

operaio

di 3^

e pure junior

UGUALE

braccia giovani e a buon mercato

vale a dire stipendio d’ingresso ribassato, prospettive di carriera ridotte, diritti compressi, stesse mansioni.

D’altra parte, con la disoccupazione giovanile galoppante perché non attingere…

D’altra parte, col dilagare del lavoro povero perché non risparmiare…

D’altra parte, col crescente livello di istruzione perché non approfittare…

D’altra parte, con la diffusione delle esternalizzazioni perché non minacciare…

Tutte logiche incontrastate tra le aziende che intendono perseguire come unico obiettivo l’incremento degli utili.

Che non dovrebbero appartenere invece a un’Istituzione come la Banca d’Italia…ma tant’è.

Che non dovrebbero appartenere ai sindacati…ma tant’è.

A distanza di sei anni, la situazione costruita ha prodotto tutte le sue crepe, segnando soprattutto i lavoratori e i rapporti tra essi.

Ma evidentemente non bastava.

Perché se nel 2017 si era (almeno) contenuto il danno, prevedendo che i 3^ junior fossero figure da destinare unicamente allo Stabilimento di Banconote, con l’accordo del 7 marzo 2023 gli stessi due compari (e la stessa Banca) hanno previsto che potessero essere impiegati anche altrove, a come supporto nel trattamento del contante.

Il che non è certamente un male in sé, perché Banconote non può essere ridotto a ghetto delle professionalità…ma è un male perché ha significato che la Banca è riuscita di fatto a abbassare il livello stipendiale di ingresso per la carriera operativa (cosa a cui da sempre puntava), senza nemmeno disturbarsi a negoziare la riforma.

Tant’è che il 28 novembre 2023 la Banca pubblica un nuovo bando di concorso per l’assunzione di 12 Operai di 3^ categoria junior da assegnare prioritariamente al Servizio Banconote, ma che potranno essere destinati anche altre Strutture della Banca, sia dell’area romana che della rete territoriale, che necessitino di personale operaio a supporto delle attività collegate al trattamento del contante.

Et voilà: non ci sono (ancora) i vice assistenti junior? Abbiamo però gli operai di 3^ junior.

E così la Banca ha soddisfatto la volontà di abbassare il livello di ingresso senza contrattazione.

E così la Banca ha sopperito al fuggi fuggi dai GSP, senza doverne affrontare le ragioni.

A chi si chiede perché non convochi per trattare la riforma della carriera operativa c’è da rispondere che in gran parte l’ha già ottenuta, come meglio le piaceva.

Potrebbe ottenere ancora qualcosa, certo, ad esempio comprimere la progressione stipendiale con fantasiosi escamotage sulla formazione, liberarsi degli automatismi di crescita promettendo il riconoscimento del merito ai più fortunati, togliere di mezzo gli avanzamenti di carriera distribuendo mansioni col criterio dell’“a chi tocca tocca” e ancora risparmiare, risparmiare, risparmiare…

E per questo ci sono già pronti i due compari, che d’altra parte promettono da tempo di valorizzare i lavoratori della compagine operativa.

Sempre e comunque. Costi quel che costi. Lo giurano sulla loro testa.

Son Goku

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