OPERATOOORIIII!!! (PRRRRRRR!!!)

Ogni giorno, su tutto il territorio, migliaia di operativi muovono gli ingranaggi della Banca d’Italia e ne consentono il funzionamento.

Come ricompensa per l’operosità e la solerzia da loro dimostrata, la Banca ha deciso di proporre una riforma delle carriere operative che finalmente attuerà una redistribuzione delle risorse: toglierà a tutti per dare a pochi. Un po’ come se Robin Hood avesse fatto irruzione a Palazzo Koch, ma in stato confusionale.

Via lo scatto stipendiale annuale, sostituito da uno doppio, biennale e posticipato: ci si rimette, perché la matematica non rientra (ancora) nella sfera dell’opinabile; via i passaggi di grado “automatici” (ad Assistente, Assistente superiore, Coadiutore principale e così via) e il conseguente aumento del piede stipendiale. La Banca ci guadagna, direte voi, malfidati che non siete altro! Ma in realtà ci sarà un’élite, un corpo scelto, insomma la crema dell’aristocrazia impiegatizia della compagine aziendale, che potrà avere fino a quattro (ADDIRITTURA 4!!!) scatti economici ulteriori nell’arco della vita lavorativa. Solo per pochi, s’intende: quelli che se lo meriteranno.

A proposito di merito, anche il metodo di valutazione verrà modificato: ad esempio la Banca si è resa conto che pochi lavoratori (birbaccioni!) fanno formazione in modo serio. E non è che si faccia poca formazione perché negli uffici le deficienze di organico si sono cronicizzate come certe brutte malattie; o perché i percorsi di formazione vengono calati dall’alto senza che il dipendente abbia voce in capitolo; o perché, in molte realtà, la formazione in presenza venga scoraggiata perché rappresenta un costo. No: come studentelli menefreghisti e impreparati, i colleghi operativi si nascondono a vivacchiare all’ultimo banco dietro i primi della classe.

Meno male che almeno il mansionario costituirà una ventata di freschezza, con i Coadiutori che verranno rinominati “Supervisori” (pardon “Specialisti”, visto che “Supervisori” non sarebbe davvero calzante, secondo la Banca) e tutti gli altri “Operatori di processo”: i più fortunati manterranno le mansioni attuali, gli altri potranno svolgere compiti che spazieranno dall’attività di ricerca economica, al presidio degli stabili, alle funzioni di anticamera in abito uniforme.

Una riforma, insomma, scritta da chi non ricorda, o non ha la minima idea, di cosa sia il lavoro in Banca d’Italia.

Da uno che passa a bordo di un’automobile e schernisce i lavoratori che tutto intorno si spaccano la schiena e li spernacchia con un “OPERATOOOORIII!!! PRRRRR!!! SUPERVISOOOORI!!!! PRRRRR!!!”.

Bloody Mary

 

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