Verifica Area Manageriale – E’ già tutto deciso?

Immagine

Il 6 febbraio u.s. si è tenuto il quarto incontro di verifica sulla riforma dell’Area Manageriale/Alte professionalità.

La Delegazione aziendale ha dichiarato di essere vicina al raggiungimento di un accordo con la maggioranza sindacale dell’Area sui punti già illustrati nell’incontro precedente (LEGGI), e che presumibilmente si potrà arrivare ad una firma entro la fine di febbraio, così da essere applicato già dalla prossima sessione valutativa.

I principali elementi di revisione che la Banca intende portare avanti sono i seguenti.

Nuovo criterio per i passaggi di segmento da Esperto a Consigliere sulla rete territoriale, fondato su una comparazione per area professionale (ABF, ARET, Vigilanza, Segreteria-GSP-STC), anziché per macro-aree geografiche.

Per la Fisac CGIL il criterio potrebbe essere valido, poiché si confronterebbero colleghi che svolgono attività omogenee, ma permane un principale punto di debolezza che necessita di soluzione: la nuova composizione dei Comitati non prevede la presenza dei Direttori delle Filiali non Sedi, quindi, come adesso, vi sarà un difetto di rappresentanza per i colleghi di tali realtà. Davanti a tale rilievo da parte di questa O.S., la Delegazione aziendale ha candidamente ammesso che in alcuni casi tali colleghi sono effettivamente stati svantaggiati e ha proposto, come correzione, una “persuasione qualificata” dei Direttori presenti nel Comitato. Tale previsione, per la Fisac CGIL, non può essere in alcun modo ritenuta sufficiente. La nostra proposta è che i Comitati vengano integrati anche con due Direttori di Filiali non Sedi, a rotazione a livello nazionale.

Assegnazione della gratifica insieme ai livelli annuali

L’Amministrazione è tornata alla sua proposta di due anni fa (respinta allora da tutti i Sindacati) di unificare il momento di assegnazione di gratifica e livelli, con l’obiettivo di semplificare il processo valutativo in capo ai gestori. Evidentemente alcune sigle hanno nel frattempo cambiato idea. Per la Fisac CGIL, invece, tale proposta rimane da respingere, perché porterebbe a combinare le due premialità in maniera compensativa. È infatti evidente che favorendo tale compensazione l’Amministrazione cerchi di alleviare i problemi gestionali che il sistema valutativo sta causando. Con questa nuova previsione, chi non riceverà il livello verrà pertanto accontentato con la gratifica, con buona pace di quella “meritocrazia” che dovrebbe ispirare la riforma.

Percentuale aggiuntiva di passaggi di livello per alcuni settori professionali

La proposta della Banca è di riconoscere un budget aggiuntivo per i passaggi di livello in alcuni settori che hanno un’alta concentrazione quali-quantitativa di personale dell’Area. Su tale previsione abbiamo forti riserve poiché si risolverebbe evidentemente in una deliberata “ghettizzazione” di alcune aree professionali, con conseguente penalizzazione e svilimento della professionalità dei lavoratori che vi operano, inaccettabile per la Fisac CGIL. Se infatti il budget è espresso in percentuale – e non con un numero assoluto – questo consente già ora di disporre di più livelli laddove vi sono più colleghi. La sensazione è che l’obiettivo della Banca sia ancora una volta di sedare il malcontento dove ci sono troppi pretendenti.  Il conto è semplice: con un budget ad es. del 30%, corrispondere il livello a 3 persone su 10 ne scontenterebbe 7, e questo è un problema; corrisponderlo a 30 su 100 ne scontenterebbe 70, e questo è un problema grande. C’è poco da dire: si tratta del semplice effetto della riforma che si è voluta: cercare meri palliativi ai nodi che vengono al pettine ne creerà di altri, senza sciogliere i primi.

Va infine fatta una considerazione: con la previsione di passaggi aggiuntivi di livello la Banca sta sostanzialmente ammettendo che immetterebbe nuove risorse economiche per l’Area Manageriale – e di questo siamo contenti – ma ci chiediamo: come si sposa tale situazione con l’assenza di volontà di destinare risorse economiche per l’Area Operativa, più volte dichiarata al tavolo?

La Fisac CGIL non intende accettare che ancora una volta si trovino senza problemi risorse per il malcontento dell’Area Manageriale mentre, dall’altro lato, per l’Area Operativa, la Banca voglia procedere a costi invariati o addirittura tentando di operare un taglio dei costi. I colleghi dell’Area Operativa sono, su questo, animati da non certo minore malcontento, che sarebbe opportuno che la Banca cominciasse a prendere in seria considerazione.

Roma, 10 febbraio 2020

La Segreteria Nazionale