Fondo Pensione Complementare – Elezioni del 29 e 30 novembre

Urna

 

FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE

ELEZIONI DEL 29 E 30 NOVEMBRE

Vota la lista

“EQUITA’ SOLIDALE”
UNA PROSPETTIVA DI SVILUPPO PER I POST
‘93

COMITATO CONSULTIVO
1 Antonio Maria Petti – Livorno
2 Luigi Sciotto – Consulenza Legale (CSL)
3 Chiara Occhialini – Divisione Segreteria MSP (SDM)

COMITATO DI SORVEGLIANZA
1 Alessandro Polselli – Servizio Sviluppo Informatico (SVI)
2 Emmanuele Santoro – Servizio Operazioni Sospette (OPS)
3 Rosa Maria Roccasecca – Servizio Stabilità Finanziaria (STF)
4 Ferdinando Casoria – Piacenza
5 Antonella Bartoli – Roma Succursale

I prossimi 29 e 30 novembre gli aderenti al Fondo Pensione Complementare saranno chiamati a votare per il rinnovo dei propri rappresentanti nel COMITATO CONSULTIVO e nel COMITATO DI SORVEGLIANZA.

Per agevolare la tua scelta, proviamo a fornirti una ricostruzione delle vicende sindacali più recenti, con specifico riferimento all’argomento previdenza complementare.

In particolare, la CGIL ha firmato due accordi, uno nel 2012 e uno nel 2014, che hanno portato, coerentemente con le rivendicazioni di questa O.S., alcune significative acquisizioni a favore degli aderenti al Fondo Complementare:

• impegno della Banca a intervenire in caso di squilibri finanziari di qualsiasi natura del Fondo, ampliando così il precedente impegno che si limitava soltanto a eventuali incapienze della riserva;

• riduzione dal 2,5% all’1,5% del contributo del singolo lavoratore per fruire della contribuzione massima da parte della Banca, portata al 7,50%; l’intervento “libera” reddito per molti colleghi, può determinare un vantaggio fiscale e, nel contempo, sposta sulla Banca un maggiore impegno sulla contribuzione;

• trattamento più favorevole in caso di inabilità o morte;

• miglioramento dell’informativa a favore degli aderenti, in un’ottica di maggiore trasparenza;

• interventi sulla Governance.

Le conquiste sindacali di questi anni fanno si che l’importanza del contributo della Banca al Fondo abbia ormai superato quella del TFR e che il nostro sia il fondo pensione negoziale con la più alta contribuzione del datore di lavoro e la più bassa contribuzione minima del lavoratore.

La prossima sfida sarà quella di riuscire a garantire una sorta di liquidazione a favore dei “post ‘93” riducendo significativamente il gap con gli “ante’93”, in linea con quanto emerso dai lavori della commissione paritetica Banca-Sindacati, alla quale ha partecipato anche la CGIL.

Al momento, la Banca ha prospettato la soluzione della “lump sum” o, per dirla in italiano, “somma forfetaria”, una cornice potenzialmente positiva che però andrà definita in modo da non precludere il raggiungimento di una “liquidazione” adeguata, il più possibile vicina alle circa tre annualità individuate come “gap” tra ante e post ’93.

Così come attualmente prospettata dalla Banca infatti, questa soluzione risente di alcune criticità che, tra l’altro, potrebbero portare a “liquidazioni” per i post ’93 comprese tra il 75% e il 125% di una sola annualità, importo al quale, oltretutto, i lavoratori contribuirebbero per circa la metà rinunciando nell’immediato a parte della propria efficienza aziendale.

Per avere la possibilità di raggiungere, perlomeno in prospettiva, una somma adeguata, è necessario ottenere:
• un maggiore peso della contribuzione a carico della Banca;
• una maggiore trasparenza e oggettività nel calcolo dell’efficienza aziendale;
• una più chiara definizione, fin dall’inizio, della quota di efficienza aziendale da destinare da parte dei lavoratori alla “lump sum”, in modo da evitare ogni anno spaccature nel personale, chiamato a decidere su tale aspetto ogni volta, tramite i propri rappresentanti sindacali.

Allo stato attuale la “lump sum” presenta anche altre criticità, quali la disparità di trattamento fino al 60% a seconda dell’anno di pensionamento (se il risultato restasse legato al numero di aderenti che escono dal fondo anno per anno) e la penalizzazione di chi è già in banca da anni o aderisca tardivamente al Fondo (se il risultato finale restasse rigidamente legato agli anni di permanenza nel fondo stesso).

Nel raccomandarti di esercitare il tuo diritto di voto su una materia tanto rilevante, ti invitiamo a votare per le liste presentate della CGIL, che fin dall’inizio si è distinta per la constante azione di miglioramento del Fondo Complementare.

Roma, 23 novembre 2016

La Segreteria Nazionale