Nella riunione del 12 giugno u.s. il Direttivo Nazionale della Fisac Cgil Banca d’Italia ha confermato la linea politica già decisa il 27 maggio che ribadiva la validità del tavolo unitario e quanto contenuto nel dispositivo che si allega.
Le posizioni assunte dalla Segreteria Nazionale sono entrate in contrasto con queste linee politiche e questo ha portato ad un pronunciamento di sfiducia del Direttivo Nazionale nei confronti della segreteria stessa.
Si è trattato di una decisione sofferta e dolorosa sia per la consapevolezza del momento in cui la stessa si colloca sia per il rapporto di comune militanza e di esperienza esistente con i compagni e le compagne della Segreteria.
Nel solco che ha sempre contraddistinto la Cgil, il massimo organo deliberativo ha inteso, pur essendo passati pochi mesi dall’ultimo Congresso, di agire con grande chiarezza e trasparenza, esercitando – praticamente – un concetto non molto diffuso nel nostro paese: il voto democratico.
Come già ribadito nel nostro ultimo Congresso, la capacità di rappresentanza del sindacato si misurerà in primis nel difendere i colleghi che vedranno chiudere la propria Filiale; se saremo capaci di respingere l’ennesimo attacco della Banca ai diritti di chi lavora, potremo poi portare a casa importanti risultati per tutta la compagine, a partire dalla riforma degli inquadramenti e del fondo complementare.
Pertanto, in una logica di continuità la Fisac riparte nella trattativa in corso con la Banca sulle Filiali in sintonia e condivisione con la posizione espressa dalle altre sigle del primo tavolo. In attesa del rapido insediarsi di una nuova segreteria di transizione, che traghetti l’organizzazione verso un Congresso straordinario, ai prossimi incontri già previsti al tavolo delle trattative presiederà una delegazione composta dal Presidente del Direttivo Enzo Pandolfi e dai due membri del Direttivo Nazionale Fisac Guido Pellegrini e Paola Brunetti, a ciò designati dal Direttivo Nazionale del 12 giugno.
Si confermano i punti programmatici del nostro sindacato.
– Piena tutela degli interessati dalla riforma territoriale, precedente e attuale.
– Stanziamento di idonee risorse economiche da destinarsi alla previdenza per i tanti colleghi post ’93 e avanzamento del negoziato sulla riforma delle carriere.
– L’unità sindacale è fondamentale per avere maggiore forza negoziale; la Fisac continuerà a perseguirla con chi condivide i nostri stessi obiettivi nell’interesse dei colleghi.
La Fisac riparte da qui.
Il Presidente del Direttivo Nazionale
Leggi il dispositivo approvato all’unanimità dal Direttivo del 27 maggio