Lunedì 30, sotto la sede romana della Banca, si svolgerà la manifestazione contro la chiusura della Filiali in concomitanza con la riunione del Consiglio Superiore.
La chiusura delle Filiali non è solo un danno per chi lavora ma, ancor di più, lo è per l’intera cittadinanza delle province colpite dal provvedimento che si vede privata di un importante presidio istituzionale dal punto di vista economico, finanziario e di lotta al malaffare.
Secondo il nostro punto di vista, invece, le attività delle Filiali andrebbero potenziate in modo da contribuire ancor di più allo sviluppo di un’economia sana e legata al territorio di riferimento.
Alla logica del contenimento indiscriminato dei costi che sottende al tentativo di chiusura delle Filiali e che non guarda all’interesse dei cittadini ma, unicamente, a soddisfare astratti parametri di bilancio, noi opponiamo la logica di chi si riconosce in un’Istituzione al servizio dei cittadini.
Dopo i due scioperi di quattro ore proclamati il 16 e il 23 marzo questa manifestazione è il segnale che il Sindacato non si ferma nella sua azione di contrasto a politiche scellerate e prive di quel senso istituzionale che dovrebbe pervadere chi sovrintende alla cosa pubblica.
No alla chiusura della Filiali.
No alle misure di accompagno.
Sì al ruolo istituzionale della Banca d’Italia.