Cosa succede quando la corrente salta, le reti crollano e i POS non funzionano?
Succede che il denaro digitale diventa inutile. Succede che i cittadini non possono acquistare beni essenziali, nemmeno un litro d’acqua o del pane. Succede, come abbiamo visto l’atro ieri, in Spagna, Portogallo e parte della Francia che i supermercati vengano presi d’assalto, non per panico, ma per sopravvivenza.
Infatti, lunedì scorso, in quei Paesi, le carte e i bancomat non funzionavano. Le App bancarie erano inaccessibili. I sistemi digitali bloccati. Solo chi aveva contanti in tasca ha potuto acquistare beni primari. E se la Banca centrale ci dicesse domani che vuole ulteriormente ridurre la produzione di banconote?
C’è bisogno di ricordare a tutti che il contante è molte cose:
Libertà di scelta nei mezzi di pagamento.
Sicurezza in situazioni di crisi.
Inclusione per chi non ha accesso al sistema digitale.
Eliminare il contante o ridurlo in modo rilevante significa togliere un diritto. Significa affidarsi ciecamente a un sistema che può bloccarsi da un momento all’altro o per disservizi o per attacchi hacker e significa, soprattutto, escludere le fasce più fragili della popolazione.
È anche nostro compito chiedere a gran voce:
- Il rilancio della produzione nazionale di contante. Facciamoci sentire con la BCE.
- Il rispetto del diritto a pagare in contanti in ogni esercizio commerciale.
- La tutela del contante come bene pubblico strategico, al pari del diritto alla libertà di movimento e dell’accesso all’energia.
Il contante non è il passato: è un pilastro del presente oggi come ieri. Difendiamolo tutti insieme.
Roma, 30 aprile 2025
La Segreteria Nazionale