Report secondo incontro informativo sul riassetto della Rete Territoriale

Si è svolto ieri il secondo incontro sul progetto di riforma della rete territoriale. Dopo un primo incontro in cui l’Amministrazione ha consegnato alcuni dati aggregati e di dettaglio richiesti da tutte le organizzazioni sindacali, la giornata è stata dedicata agli interventi con i quali le OO.SS. hanno evidenziato le criticità del progetto.

Occorre ribadire che l’impianto complessivo del piano di “sviluppo” non può essere condiviso.

Le nostre osservazioni, quindi, lungi dal rappresentare una forma condivisione del piano di riassetto, che resta per intero nella responsabilità dell’Amministrazione, hanno l’obiettivo di:

  • Contribuire al rafforzamento e alla valorizzazione del ruolo delle filiali, anche in una prospettiva futura;
  • salvaguardare le professionalità e le aspettative (personali e professionali) dei nostri colleghi e colleghe.

Ciò posto, nell’osservare che dai dati ricevuti non riteniamo condivisibili le motivazioni alla base della decisione di chiudere le Filiali di Brescia e Livorno, né l’estensione del modello “monodivisionale”, abbiamo chiesto all’Amministrazione di:

  • riconsiderare la decisione di unificare le Divisioni Segreteria e GSP nella larga maggioranza della rete, ritenendo non opportuna la concentrazione di responsabilità diversificate e, spesso, su operatività complesse nella medesima struttura operativa;
  • confermare i punti della rete in cui oggi si svolge attività di vigilanza prudenziale e accompagnare il passaggio da un modello basato su poli e collegate a una vigilanza incentrata su singole filiali con tempi certi e adeguate dotazioni di risorse anche in considerazione del programmato decentramento di ulteriori intermediari;
  • garantire un aumento delle risorse qualificate da destinare al piano ispettivo decentrato;
  • dotare ogni Filiale chiamata ad avviare la vigilanza di tutela con risorse quali-quantitativamente adeguate prima dell’avvio dell’operatività;
  • mantenere un numero maggiore di presidi AML sul territorio, aspetto che riteniamo essenziale per riempire di contenuti il ruolo della Banca d’Italia nell’ambito della lotta all’illegalità;
  • aprire Divisioni ICAS anche in altri punti della rete, considerata la domanda di FTE e la diffusa presenza di risorse che già lavorano in tale settore pur da Filiali che non hanno una struttura operativa dedicata;
  • prevedere strutture dedicate alla Educazione Finanziaria, mantenendola separata da quelle di Tutela, con coinvolgimento per competenza anche dei colleghi delle divisioni GSP;
  • individuare risorse sufficienti ad accompagnare la maggiore proiezione esterna delle Direzioni locali, spesso supportate da organici cronicamente sottodimensionati;
  • impegno a non effettuare ulteriori chiusure di Filiali per un tempo di 10 anni dall’approvazione del progetto in questione, a riprova del reale convincimento della Banca sull’efficacia del modello proposto.

L’Amministrazione ha preso nota delle nostre osservazioni e si è riservata di fornirci un riscontro in un incontro in presenza che dovrebbe tenersi nel corso del prossimo mese di gennaio.

Roma, 17 dicembre 2024

TUTTE LE OO.SS.

Le OO.SS. della Banca d’Italia