Natale si avvicina e, come sempre, è tempo di letterine. Si approssima anche l’anno nuovo: momento di programmi e buoni propositi. Tempo per chiedersi cosa si desidera.
Per noi è anche la situazione ideale per chiederci cosa desiderino le lavoratrici e i lavoratori. Difficile pensare che abbiano voglia di valanghe di volantini contorti, che affermano tutto e il contrario di tutto, che rigirano le situazioni in maniera istrionica per cercare di raccontare la tesi del giorno, confezionando i ragionamenti alla bisogna.
Più probabilmente, desidererebbero capire di cosa si discute e con quali posizioni e obiettivi.
Al momento, però, il panorama sindacale sembra più popolato di battibecchi tra Sigle che non raccontano nulla di concreto sul piano negoziale.
Una cosa sempre successa, questa, ma ultimamente particolarmente incresciosa dal momento che sul tavolo negoziale ci sono argomenti di assoluta rilevanza, uno fra tanti la riforma della Carriera operativa.
Lascia esterrefatti che, a ridosso di un incontro negoziale, previsto per il prossimo 18 dicembre, il cosiddetto “primo tavolo” abbia impiegato gran tempo ad esternare battibecchi di Sigla e nemmeno un momento per rivendicare posizioni negoziali comuni, né abbia chiarito l’evoluzione della propria alleanza.
Da ultimo leggiamo un volantino che, prendendola alla larga con la domanda su quale sia il ruolo del Sindacato, dà risposte stupefacenti.
Pare infatti, leggendo, che il ruolo del Sindacato sia:
- stare al primo tavolo a tutti i costi, anche con posizioni dichiaratamente “NON COLLIMANTI” e quindi, a conti fatti, in assenza di un vero progetto di rivendicazioni che giustifichi l’esistenza stessa di un’alleanza;
- non firmare accordi che peggiorano le condizioni lavorative per le lavoratrici e per i lavoratori, un principio che sembra distante dai risultati ottenuti recentemente e in passato dalle due Sigle che attualmente rappresentano la maggioranza del comparto operativo (vedasi contratti sull’allungamento dei tempi della carriera dei Vice Assistenti, sul servizio Banconote con il salario di ingresso degli Operai Junior, sulla promozione ad personam a Coadiutore, ecc…) e dai risultati non conseguiti dai medesimi (vedasi efficienza aziendale ma anche l’Ipca previsionale 2024 ancora non riconosciuto);
- accusare sempre e comunque le altre Sigle di non seguire alla cieca questo scempio di posizioni e vuoto di idee.
Non crediamo che tutto questo interessi ai colleghi ma, di sicuro, oltre a lasciare di fatto alla fantasia dei lettori le posizioni negoziali che si intendono perseguire come “primo tavolo con pozioni non collimanti”, lascia alla Banca la prima parola e gioco facile per imporre la sua proposta. Situazione che non potrà che condurre ai menzionati “accordi peggiorativi delle condizioni di lavoro”.
Francamente, il tentativo di giustificare l’esistenza del primo tavolo risulta, più che chiarificatore, imbarazzante.
Per quanto riguarda noi, che da lungo tempo chiediamo chiarezza, prendiamo atto che quest’ultima continua a mancare. Proseguiremo perciò la trattativa sulla riforma nel solco della piattaforma elaborata e aperti al confronto coi colleghi per acquisizioni concrete. Così come, su tutti gli argomenti, le OO.SS. scriventi sono ampiamente pronte ad affrontare la Delegazione aziendale.
Da ultimo ribadiamo la disponibilità a confrontarci costruttivamente con le altre Sigle, purché con serietà e rispetto. Al momento l’appello all’unità è chiaramente uno specchietto per le allodole: carino da sfoggiare, ma totalmente inutile.
A Babbo Natale preferiamo chiedere dei regali utili: posizioni chiare, alleanze che rispecchino una comunità di intenti, rispetto verso il personale e tra Sigle sindacali e la prospettiva di un contratto unico.
Se la nostra richiesta fosse esaudita saremmo anche noi in grado di fare dei bei regali alle lavoratrici e ai lavoratori, tra cui una buona riforma dell’Area Operativa.
Roma, 12 dicembre 2024
LE SEGRETERIE NAZIONALI
FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA