Riconosciuto finalmente l’IPCA dovuta da contratto

 

Si è tenuto ieri l’incontro previsto da mesi, per la definizione degli incrementi retributivi legati all’IPCA 2023 risultante dai calcoli previsionali ISTAT diramati lo scorso 7 giugno.

Il nostro modello contrattuale contempla il riconoscimento annuale di un incremento retributivo pari, appunto, all’inflazione calcolata sulla base dell’andamento dell’indice IPCA al netto della dinamica dei prezzi dei beni energetici.

Da questo discende che, nell’accordo di quest’anno, l’incremento si attesti sul 6,6% per tutte le nostre voci retributive, che verrà erogato, con gli arretrati dal 1° gennaio 2023, con la busta paga di novembre p.v..

Non vi era alcuna ragione per aspettare così a lungo un incremento retributivo contrattualmente dovuto, per di più in un momento di forte inflazione. È per questo che avevamo richiesto formalmente alla Banca di procedere senza indugio (LEGGI).

Nell’incontro sono stati toccati altri tre argomenti previsti dalla convocazione che riguardano: gli incentivi economici previsti dal Codice degli appalti per i ruoli RUP e DEC, l’inquadramento a ruolo del personale a contratto del Centro Sportivo (4 posizioni) che andrebbero a chiudere la stagione dei contrattisti e l’introduzione di turni “pesanti” (fine settimana, festivi e notturni) per il personale del Servizio GES addetto al Settore SOC.

La Fisac CGIL, preso atto del buon lavoro svolto dal tavolo tecnico su RUP e DEC, attende la bozza di testo che la Banca invierà nei prossimi giorni per verificare la possibile sottoscrizione in materia così come per l’assunzione dei contrattisti nei ruoli di Banca.

Per quanto riguarda i turni al Security Operations Center del Servizio GES, la nostra O.S. ha inteso sottolineare, con forza, le problematiche che potrebbero sorgere sulle spalle dei colleghi interessati con l’introduzione di turni che andrebbero a coprire, senza soluzione di continuità, 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, in un settore sempre più critico e strategico per la continuità operativa del nostro Istituto, in un contesto sempre più complesso e in divenire sotto i profili della cyber-security.

In particolare, ci siamo soffermati sulla necessità di incremento del numero di addetti al settore, dalla necessaria volontarietà nell’adesione alla nuova modalità lavorativa, con tutela per chi vi fosse impossibilitato, e sulla necessità di garanzie sui profili retributivi, di inquadramento e di salute e sicurezza dei colleghi interessati.

La Banca anche in questo caso è intenzionata, la settimana prossima, a presentare un testo articolato per continuare la discussione.

Roma, 5 ottobre 2023

La Segreteria Nazionale