Durante l’incontro di oggi sull’orario di lavoro “post pandemia”, la Banca ha fornito alcune risposte sulla parte economica delle richieste avanzate del Tavolo di Unità Sindacale.
Buono pasto
E’ stata per la prima volta affermata la disponibilità a riconoscere il buono pasto anche a chi lavora da remoto. La Banca ritiene tuttavia che l’importo non debba essere analogo a quello corrisposto per il ticket restaurant in presenza, ma inferiore, in quanto la Banca ritiene diverso l’impegno economico tra chi è “costretto a mangiare presso bar o ristoranti” e chi invece “farebbe la spesa al supermercato”.
E’ certamente un primo passo importante, considerata l’impostazione negativa sinora seguita dall’Amministrazione. La richiesta sindacale, in una logica di pari trattamento tra il personale, consiste comunque nell’attribuire il medesimo importo per le giornate di lavoro agile e quelle svolte in presenza.
Copertura delle spese sostenute in remoto
Su questo aspetto c’è la disponibilità a quantificare una cifra forfetaria simile a quella già riconosciuta per il telelavoro.
La richiesta sindacale è di innalzare a 80 euro il contributo utenze per il telelavoro, commisurando a tale importo il contributo per i giorni di delocalizzato.
Contributo una tantum
La Banca ritiene che vada comunque tenuto in considerazione anche il bonus di 100 euro fornito a inizio pandemia (peraltro fruito pienamente da poco più della metà del personale). Ci sarebbe inoltre la disponibilità – invece che a fornire contributi economici – a fornire sedie ergonomiche oppure a prevederne l’acquisto o il rimborso sul portale welfare.
Resta peraltro inevasa la richiesta di una sistemazione dei forti risparmi pregressi, che la Banca continua a considerare “non esistenti” a fronte di maggiori oneri su altri comparti (non di pertinenza del personale).
La richiesta sindacale, per tutto il personale, è di tenere conto dei risparmi conseguiti, che si sono tradotti in una minore retribuzione a fronte di carichi di lavoro non inferiori a quelli ordinari. Per l’aspetto relativo agli “arredi”, è evidente che (in linea con il decreto Sostegni recentemente approvato in Parlamento) la possibilità di spesa non dovrà gravare sulle attuali disponibilità del welfare, ma rappresentarne una componente aggiuntiva.
Fornitura strumenti di lavoro e smartphone aziendali
La Banca è disposta a estendere la fornitura di telefoni aziendali oltre ai 2.500 oggi già previsti, ma con limitazioni poco comprensibili (solo per chi usa “frequentemente” il telefono per contatti esterni), senza tenere conto degli aspetti essenziali della privacy e della maggiore funzionalità ai fini delle relazioni di lavoro anche interne alla Banca.
La richiesta sindacale riguarda anche la fornitura di numeri e abbonamenti aziendali.
Rilevazione dell’orario da remoto
La Banca ha riproposto la convinzione secondo la quale “i colleghi non svolgono mai lavoro orario eccedente le 7h30 durante le giornate di delocalizzato“, e se i capi attribuiscono carichi di lavoro eccedenti “sbagliano”. La sola disponibilità della Banca sul tema è quella di rilevare soltanto per l’Area Operativa le prestazioni espressamente richieste oltre le 18,45 e nei giorni festivi e prefestivi, mentre lascerebbe all’Area Manageriale la valorizzazione delle prestazioni a livello di bonus di gratifica, come fatto per l’anno in corso.
Tale impostazione è stata categoricamente rifiutata. Riteniamo che un approccio del genere costituisca un ulteriore incentivo a gravare i colleghi di carichi di lavoro eccedenti, e che in ogni caso vada svolta una riflessione più generale, che assicuri equilibrio e garanzie economiche per tutto il personale.
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Resta pertanto, anche sul piano economico, una forte distanza tra le parti, così come restano ancora prive di risposte positive questioni che il tavolo di maggioranza ritiene essenziali per rendere possibile la conclusione del negoziato.
La Delegazione ha tuttavia accettato di intensificare la durata e la cadenza gli incontri negoziali.
La settimana prossima sono previsti incontri sull’argomento, nelle giornate di martedì e venerdì.
Roma, 17 giugno 2021
CIDA SIBC CGIL CISL DASBI FABI