CARO SIBC

 

CARO SIBC,

Si ringrazia innanzitutto per l’ennesima lezione di moralità sindacale e di attenzione – assolutamente vera e disinteressata – alle sorti delle lavoratrici e dei lavoratori della nostra cara Banca d’Italia, per non dire addirittura alle sorti progressive del socialismo.

Ovviamente, il fatto che si cambi idea ad ogni comunicazione, ad esempio prima affermando che la proposta di riforma delle carriere per i direttivi sarebbe perfetta anche per il resto della compagine del personale e poi dare pienamente ragione a coloro che in Fisac e non solo ritengono – per motivazioni opposte a quelle della proposta Banca – di votare no al referendum, trattasi soltanto di peccati “veniali”.

Anche il fatto che alla fine di ogni comunicazione si alleghi il modulo di iscrizione, logicamente, non ha nessun nesso rispetto alle polemiche che giornalmente propini ai colleghi, sempre e soltanto per la verità e non certo per distorcere i fatti oggettivi secondo convenienza.

Rispetto, poi, alla legittimazione o meno della classe dirigente della Cgil, non si puo’ che accettare la critica molto costruttiva proveniente da una sigla che, ad esempio, al momento del passaggio dalla vecchia all’attuale segreteria ha svolto graziosamente tutti i passaggi democratici del caso.

Peraltro, si fa sommessamente presente che in casa Cgil i dibattiti sulle grandi questioni, che, per ovvie ragioni, determinano posizioni a favore o contro le linee politiche assunte, costituiscono un valore e non certo una diminutio. A meno che, ovviamente, non si faccia riferimento a organizzazioni composte da persone lobotomizzate.

Con tanto rispetto e stima,

CYRANO DE BERGERAC

PS: si chiede venia se non si allega la domanda di iscrizione al sindacato.

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