Riforma delle carriere – Incontro ancora interlocutorio

BandiereIl 29 ottobre 2014 è proseguito il confronto per la riforma delle altre carriere. L’incontro odierno ha riguardato le problematiche dei ruoli e le mansioni da definire nella nuova logica di area.
Per quanto riguarda i ruoli, la delegazione della Banca ha ribadito la proposta di abolizione di tutti i ruoli e, in particolare, del ruolo tecnico.
Nel corso dell’incontro abbiamo ampiamente motivato le ragioni della nostra opposizione alla soppressione del “ruolo tecnico” che non rappresenterebbe solo un rischio per i Lavoratori interessati che sarebbero chiamati a confrontarsi con una compagine molto più ampia e con competenze difficilmente parametrabili, ma anche la perdita di una specificità professionale costruita nel tempo attraverso selezioni dedicate (che richiedono elevatissimi requisiti) e con ingenti investimenti in termini di formazione e di crescita professionale. Ciò ha determinato che il settore tecnico sia divenuto centro di eccellenza riconosciuto anche a livello di banche centrali europee che si avvalgono, per il funzionamento di delicate funzioni comuni, anche di prodotti e servizi offerti dalla Banca d’Italia.
La nostra delegazione ha sottolineato che l’unica disponibilità riguarda l’uscita, volontaria e a domanda dal ruolo.
La delegazione della Banca, in conclusione, ha affermato che la questione dell’abolizione del ruolo tecnico non costituisce nodo pregiudiziale per il prosieguo del negoziato sulla riforma delle carriere.
Per quanto riguarda l’assetto mansionistico abbiamo inteso contestare il principio del “tutti fanno tutto” che, così come enunciato, fa venire meno il principio di equivalenza mansioni-responsabilità-retribuzione che è alla base di ogni sistema organizzativo improntato a principi di ragionevolezza ed equità.
Una riforma, tra l’altro, inutile, considerato che già oggi all’interno delle carriere (che dovrebbero divenire aree) esiste una più che ampia flessibilità mansionistica che ha sempre consentito alla Banca di far fronte a qualsiasi esigenza lavorativa, prescindendo dalla composizione degli organici.
Abbiamo, quindi, richiesto che anche nell’ipotesi di affermazione delle “aree” in luogo delle carriere, sia mantenuta una gradazione delle mansioni e delle responsabilità coerente con l’inquadramento economico.
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Oggi, 30 ottobre, si è tenuto l’incontro per la Riforma della Carriera Direttiva.
In quest’ambito, specificatamente per il ruolo tecnico, abbiamo inteso conciliare il rispetto per i titoli, i requisiti e la professionalità richiesta da appositi Bandi di concorso con le diverse prerogative della Banca per la Carriera Direttiva nonché con le eventuali esigenze di apertura ad altri settori da parte dei direttivi stessi.
A tal fine, abbiamo chiesto il mantenimento della garanzia del ruolo per almeno 10 anni dall’accesso alla Carriera Direttiva, con possibilità di uscita volontaria e a domanda.
La trattativa proseguirà sugli altri temi oggetto di negoziato: reinquadramento dei lavoratori attualmente addetti, progressioni e avanzamenti, scatti etc.
Roma, 30 ottobre 2014.

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