Area Manageriale – Sempre peggio

Quando nel 2016 il vertice del nostro Istituto sottopose alla firma l’accordo per la riforma del fu personale direttivo, questa Organizzazione Sindacale decise di non firmare in quanto erano già visibili i molteplici “obbrobri” della riforma.

Eccessiva discrezionalità, mortificazione dell’expertise, aleatorietà della crescita professionale ed economica dei colleghi, addirittura sostituzione dei principi di solidarietà e collaborazione tra i colleghi in cambio di un individualismo esasperato con uno scontro continuo per accaparrarsi incarichi e livelli. Si trattava di inevitabili conseguenze della riforma, individuabili senza particolari doti di preveggenza e che abbiamo già allora illustrato in dettaglio (LEGGI), preavvisando degli inevitabili scenari avversi alla valorizzazione dei colleghi e del peggioramento del clima aziendale.

Nell’impianto negativo della riforma, avevamo comunque scorto un piccolo elemento positivo, ossia la rotazione – dopo un termine prestabilito di massimo 6 anni – e l’assegnazione delle posizioni funzionali attraverso un percorso di vacancy.

La nota del servizio SVP dello scorso 10 aprile, purtroppo, mostra che l’Amministrazione ha nei fatti emarginato anche questo elemento positivo. In un unico provvedimento infatti ha:

  • coperto posizioni funzionali senza un processo di vacancy aperto a tutto il personale manageriale;
  • creato dal nulla figure professionali, molto probabilmente per creare posizioni funzionali libere per altri;
  • allungato il tempo di permanenza in posizione funzionale oltre i 6 anni quando le faceva comodo;
  • disapplicato i principi del diritto, trasparenza e motivazione, nel porre in essere le decisioni in merito agli avanzamenti e alle promozioni.

Ancora una volta si è dimostrato che l’unico contenuto astrattamente positivo della nuova carriera, la trasparenza nei processi decisionali, è un cartellone pubblicitario dietro al quale la Banca fa quello che vuole.

Fermo restando la nostra contrarietà alla riforma, le cui conseguenze nefaste sono ormai chiare a tutti i colleghi, riteniamo quanto mai necessario agire sugli aspetti di più vistosa distorsione nel funzionamento della carriera. In particolare:

  • aumentare la trasparenza dei processi gestionali che incidono in maniera determinante sulla vita professionale dei colleghi;
  • dare un contenuto professionale certo ai colleghi Expert, a volte utilizzati come dirigenti junior, altre volte come operativi senior, nella totale discrezionalità;
  • rendere automatici gli scatti di livello (annuali o biennali che siano) salvo motivate ragioni, evitando la farsa delle rotazioni tra i colleghi necessarie per non rendere il clima ancora più avvelenato.

Come FISAC CGIL ribadiamo l’importanza di unificare i contratti distinti di tutto il personale della Banca con previsioni differenti solo per specifiche materie concernenti i colleghi dell’Area operativa o dell’Area manageriale, senza che ciò svilisca le peculiarità di nessuna categoria.

Questo permetterebbe di tutelare gli interessi di tutte e tutti e faciliterebbe le battaglie per salvaguardare e migliorare il nostro futuro in Banca d’Italia, rendendo il nostro ambiente di lavoro più equo.

Roma, 15 aprile 2024

La Segreteria Nazionale