Riforma delle carriere – Il punto della situazione

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Nella giornata di ieri si è svolto, dopo quattro mesi, un incontro di trattativa sulla riforma delle Carriere Operative. A nostra precisa domanda, la Banca ha ipotizzato l’entrata in vigore dell’eventuale riforma a partire dal 01.07.2020

STRUTTURA E MANSIONI

La Banca continua a proporre un’articolazione dell’Area su due segmenti (Impiegati e Supervisori); vengono mantenuti tre profili (amministrativo, tecnico, tecnico-operativo) con il superamento di quello “supporto amministrativo” (ex SEGESI). Nell’ambito dei profili è confermata la permeabilità per il passaggio da un profilo all’altro, a suo tempo chiesta dalla Fisac CGIL.

Spicca la volontà della Banca di arrivare – anche formalmente – ad un ambito mansionistico estremamente flessibile ed ampio per l’intera Area Operativa.

Al di la delle apparenze, anche i più giovani pagherebbero le conseguenze del sistema sopra descritto, non potendo più far pesare sul “piatto” delle valutazioni l’eventuale svolgimento di attività al momento attribuite ai livelli più elevati.

Abbiamo ribadito l’opportunità di un’Area Operativa basata su tre segmenti, che limiterebbero il rischio di una eccessiva flessibilità, in capo a tutti i colleghi, per tutta la vita lavorativa e senza ritorni concreti economici e/o di carriera. A conferma della fondatezza della richiesta di questa O.S., la Banca stessa ha prefigurato, per il segmento Impiegati, l’abbandono del “trascinamento” delle mansioni “SEGESI” al raggiungimento di un determinato livello retributivo. Un’impostazione che non ha molto senso, in quanto all’interno di ogni segmento i livelli hanno una valenza unicamente economica ed eventuali differenziazioni di mansioni, anche marginali, dovrebbero invece corrispondere a differenze di segmento, come proposto dalla Fisac CGIL.

SISTEMA RETRIBUTIVO

La Banca ha confermato l’introduzione di un sistema retributivo su livelli: il passaggio da un livello all’altro è previsto in modo automatico, salvo demerito, ogni due anni ed è stato prospettato un incremento economico pari a due scatti pesanti odierni.

Abbiamo proposto di adottare, anche per i gradi iniziali, uno scatto equivalente al doppio di quello pesante attualmente previsto per Assistenti (per il profilo Amministrativo e Tecnico) e Operai di I (per il profilo Tecnico operativo).  Abbiamo anche chiesto che l’attribuzione dello scatto automatico biennale sia anticipata all’inizio del biennio.

Sono due richieste utili a tutti i colleghi e in particolare ai più giovani di Banca, che rischiano di vedere incrementato il gap retributivo (e pensionistico) rispetto al resto della compagine.

PROGRESSIONE DI CARRIERA

Nell’ambito dell’Area Operativa, il passaggio dal segmento Impiegati al segmento Supervisori avverrebbe in base a una selezione per prova, titoli e valutazione dei percorsi formativi pregressi, peraltro con una possibile riduzione dei tempi minimi per l’ammissione alla prova.

La prova sarà costituita da un test “su aspetti tecnici” e da un colloquio che riguarderà la “componente attitudinale”. La Banca ritiene che ci sia ad oggi uno squilibrio tra segmenti e ha proposto di sovra alimentare il segmento Supervisori, nei primi 3 anni della riforma, con circa 100 posti annui.

Come Fisac CGIL, riteniamo che l’alimentazione corposa del Segmento Supervisori, pur se positiva nel suo obiettivo di migliorare le possibilità di progressione dei colleghi, si rivelerà invece dannosa, per tutti, se non accompagnata da altri interventi.

Infatti, tale intervento – se isolato, ribadiamo – svaluterà definitivamente e pesantemente il ruolo del Supervisore, con grave danno per i Coadiutori attuali ma anche per quelli futuri, che si troverebbero a rivestire un grado con mansioni ampliate verso il basso, senza reali sbocchi di carriera e con una prova di accesso semplificata, a testimoniarne il “declassamento. Oltretutto, lo svilimento del grado apicale della carriera non farà altro che “declassare” l’intera carriera operativa.

Pertanto, abbiamo chiesto di aumentare consistentemente il numero dei passaggi da Supervisore a Consigliere e ridurre i tempi per poter sostenere il relativo concorso. Abbiamo inoltre sollecitato un’ulteriore sessione di reinquadramento. Per questa O.S. sarà anche necessario alimentare la carriera operativa con corpose assunzioni nei gradi iniziali, per non ridurre eccessivamente il rapporto tra Impiegati e Coadiutori.

Peraltro, assunzioni consistenti sarebbero, a maggior ragione in presenza degli effetti di “quota 100”, un segnale che smentirebbe il nostro timore che la Banca non stia investendo sul futuro – dei propri dipendenti e di se stessa, oltre che del Paese – ma stia “vivacchiando”.

Timore rafforzato anche dalla ritrosia della Banca a tornare a rendere disponibile, a tutto il personale, una formazione ampia e realmente coerente con l’attività lavorativa.

Roma, 27 marzo 2019

La Segreteria Nazionale