Togliamo i soldi dalle tasche dei colleghi!!!

Abbiamo seguito con “splendente” curiosità vari comunicati sindacali per la difesa, ad oltranza, del modello contrattuale vigente in banca dal 2006.
A seguito dell’incontro del 12 giugno u.s., poi, alcune sigle come ad esempio l’autodefinitosi “rompicoglioni” Sibc (ovviamente verso gli altri sindacati e non verso la Banca ) ha usato frasi come: “questi incontri appaiano anche offensivi nei confronti dei colleghi che attendono risposte su temi essenziali della propria vita lavorativa”.
In premessa, per i non addetti ai lavori, l’accordo sulla contrattualizzazione disciplina le modalità con cui le OO.SS. e la Banca si confrontano in tema di aspetti normativi ed economici.
Ebbene ….. davvero non si deve parlare dell’attuale modello contrattuale all’interno del nostro Istituto in quanto “falso problema?”
Per gusto della verità e pur rispettando le varie opinioni, si riporta di seguito un breve confronto (prendendo stralci dai rispettivi testi) tra l’attuale scenario e quello proposto recentemente da Falbi/Fisac e Uilca.

ATTUALE ACCORDO SULLA CONTRATTUALIZZAZIONE PROPOSTA FALBI/FISAC/UILCA
Gli accordi recanti la disciplina degli istituti normativi ed economici concernenti il rapporto d’impiego del personale delle carriere operativa, dei servizi generali e di sicurezza e operaia hanno durata triennale. Per quanto concerne la cadenza delle trattative, a nostro avviso, si dovrebbe prevedere di articolarle per materie differenti su uno schema quadriennale e uno biennale.
Nella sede quadriennale si affronterebbero le tematiche normative, mentre in quella biennale si potrebbero gestire le tematiche economiche.
L’indice previsionale dei prezzi al consumo armonizzato in ambito europeo per l’Italia (IPCA), depurato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici importati. L’indice previsionale relativo all’andamento dei prezzi al consumo che sarà stato utilizzato dalla maggioranza dei settori che avranno rinnovato il relativo CCNL. (CHE NON è L’IPCA DEPURATO e che in media rappresenta percentuali molto più elevate).
Il recupero degli scostamenti valutati significativi dalle parti avviene a valere sull’adeguamento retributivo del primo anno del successivo triennio. Sulla base di tale indice, con cadenza biennale si adegueranno gli importi tabellari in misura piena. Con analoga cadenza si procederà a recuperare eventuali scostamenti registrati tra l’inflazione effettiva e quella prevista.
Nel sistema contrattuale della Banca, la componente oggetto della contrattazione di secondo livello è legata al raggiungimento di obiettivi di produttività, qualità, efficienza ed efficacia.(sigh…). Si ritiene, pertanto, che la crescita della produttività reale dovrà essere programmata –per l’intero periodo – all’inizio di ciascun rinnovo contrattuale quadriennale e, per una quota da definirsi negozialmente, sarà riconosciuta ex – ante strutturalmente sotto forma di incremento percentuale annuo dei livelli tabellari. La restante quota sarà oggetto di negoziato con cadenza biennale, verificandone l’effettiva consistenza ex – post

Da una semplice lettura la domanda nasce spontanea …. come si fa a non cercare di migliorare l’attuale accordo???
Ai posteri l’ardua sentenza….

Cyrano de Bergerac

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