Ulteriori interventi per l’emergenza Covid-19

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CHE COSA SI E’ FATTO QUESTA SETTIMANA E CHE COSA SI DEVE FARE ALLA LUCE DELLE MISURE CHE IL GOVERNO STA PER ANNUNCIARE

Dopo la comunicazione che venerdì scorso l’Amministrazione ha inviato a tutti i dipendenti in esito all’incontro di raffreddamento con il tavolo sindacale unitario, la presenza negli uffici della Banca dove si svolgono attività “delocalizzabili” si è visibilmente ridotta.

Non ci risulta che qualche gestore sia stato richiamato per aver consentito ai suoi addetti di restare a lavorare da casa. Tuttavia ci sono state segnalate situazioni ancora a macchia di leopardo, perciò invitiamo tutti i gestori ad avvalersi a pieno della flessibilità prevista dalla comunicazione.

Sono primi risultati concreti ma, come abbiamo scritto, noi NON siamo ancora soddisfatti della svolta che con l’avvio della procedura di raffreddamento ci siamo impegnati a far intraprendere alla Banca sulla gestione dell’emergenza.

Adesso – è questione di ore – il Governo si appresta a varare un decreto con nuove misure per contrastare la diffusione del contagio ed alleggerire la pressione sul sistema sanitario. Qualora fra di esse ci fossero forme di lockdown (anche “light”) e/o istituzione di “zone rosse”, “arancioni” o simili, chiediamo che l’Amministrazione agisca in modo immediato, facendo cessare qualsiasi previsione di lavoro in presenza nelle attività “delocalizzabili”.

Contestualmente dovrebbe intervenire con altrettanta tempestività per accrescere il livello di sicurezza dei colleghi addetti alle attività non rinviabili da svolgere in presenza, a partire dalla massima riduzione del lavoro negli uffici compatibile con la continuità operativa, con l’organizzazione del lavoro in split team (dando concreta attuazione a quanto già previsto dalla comunicazione di venerdì scorso) e concrete misure di sostegno alla mobilità per raggiungere il luogo di lavoro, incentivando il mezzo proprio.

Fra questi interventi rientrano anche quelli ad ampio spettro come le campagne di screening a carico della Banca, che devono essere prontamente riprogrammate per passare dal test sierologico al tampone rapido, oltre che quelle di vaccinazione anti-influenzale (che in alcune Filiali ancora non partono perché non si è riusciti ad accedere a dosi sufficienti di vaccino).

Questi sono i fatti che per noi (e per i colleghi) contano e sulla base dei quali valuteremo l’operato dell’Amministrazione.

CIDA        SIBC      CGIL      CISL      DASBI      FABI      UIL