Emergenza Covid-19. Ci mancavano solo le polemiche sindacali!

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GESTIONE DELL’EMERGENZA E FUTURA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO: DUE TEMI FONDAMENTALI

Oggi pomeriggio parteciperemo all’incontro con l’Amministrazione su “la nuova organizzazione del lavoro in Banca”. Si tratta di un tema di grande importanza sul quale non ci siamo ancora confrontati dopo la pubblicazione del “libro bianco” quest’estate.

L’avvio del confronto è propedeutico al percorso negoziale riformatore di tanti aspetti della vita lavorativa in Banca d’Italia.

Ieri, in un clima di forte tensione per le notizie di numerosi contagi presso varie Strutture della Banca, un sindacato – l’unico che non aderisce al tavolo unitario – ha dapprima inviato ai colleghi un volantino in cui festeggiava l’annullamento dell’argomento previsto per l’incontro odierno con la task force (definendolo “inutile argomento”) e la modifica della convocazione avente per oggetto “importanti comunicazione in tema di rientro in servizio” (cit.); poco dopo, al netto dei consueti insulti e di contenuti non intellegibili, c’era il “contrordine” ovvero la smentita del suo precedente comunicato.

Nella realtà dei fatti, nessuna nuova e diversa convocazione è mai pervenuta dal Servizio RIU, come lo stesso sindacato di cui sopra ha dovuto ammettere, attribuendo a noi la colpa dei suoi miraggi. Né si comprende l’euforia per la supposta (e mai esistita!) modifica dell’ordine del giorno: come se il ruolo del sindacato, invece nel negoziato o nel confronto sulla futura organizzazione del lavoro, si risolvesse nel prendere servizievolmente nota di comunicazioni già decise dall’alto, con il consueto metodo unilaterale. Peraltro, nulla vieta che eventuali “importanti comunicazioni” possano essere fornite alle OO.SS. anche nel corso di un incontro già programmato, che tra l’altro riveste un’importanza primaria per il processo di riforma che alcuni – al solito – vorrebbero ostacolare.

Il tema dell’emergenza riveste un’importanza primaria per queste OO.SS. ed è talmente serio che non merita davvero di essere strumentalizzato per finalità di polemica sindacale.

Sono ben note le dure critiche mosse da questo tavolo alla gestione dell’emergenza da parte dell’Amministrazione. Deficitaria per i protocolli di sicurezza a suo tempo adottati, per il ritardo con cui si sta muovendo rispetto all’evoluzione della pandemia e per la scelta di assumere unilateralmente ogni decisione sui diversi aspetti.

Non è mai venuta meno la nostra richiesta di modificare le “regole” attuali per eliminare l’obbligatorietà del rientro dei capi o sostituti, per superare l’obbligo di presenza di 5 giorni al mese, per prevedere un supporto adeguato allo spostamento col mezzo proprio per chi è costretto a lavorare in presenza, per ottenere il riconoscimento dell’impegno effettivamente profuso, per far cessare le discriminazioni, anche di carattere economico, tra lavoro in presenza e da remoto.

Se l’Amministrazione, dopo l’incontro avvenuto tra queste OO.SS. e il Direttore Generale, ha intenzione di cambiare rotta, colmando le lacune rispetto alle indicazioni che vengono dal Governo e dalle autorità sanitarie, noi saremo pronti a valutarne i contenuti.

Per inutili passerelle prive di senso, troverà facilmente altre comparse.

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