Incontro del 3 giugno – Assicurazione sanitaria si va verso la proroga

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Nella giornata di oggi si è tenuto il previsto incontro con la Delegazione aziendale avente ad oggetto l’assicurazione sanitaria.

In apertura la Banca ha ripreso la proposta – già illustrata all’incontro dello scorso 21 maggio – di integrazione e proroga della polizza assicurativa in essere.

Come da richieste da noi avanzate durante l’ultimo incontro, la Banca ha ribadito che si farebbe carico del contributo (pari a 15 euro per nucleo familiare assicurato) per il nuovo servizio di teleconsulto, garantito h. 24, 7 giorni su 7.

Resterebbe invece a carico dei colleghi l’incremento del premio per il periodo di proroga 01.07.21 – 30.06.2022; il premio passerebbe pertanto da 75 a 79 euro per i dipendenti (da 1.117 a 1.173 per il piano non a carico) e da 95 a 100 euro per i pensionati (da 1.274 a 1.338 per il piano non a carico).

Per venire incontro alle esigenze dei dipendenti della Banca, la Previgen si è detta disponibile ad aumentare il massimale annuo per l’alta diagnostica (da 4.700 a 5.000 euro) e quello per le prestazioni specialistiche (da 2.100 a 2.250 euro).

Sia il ritocco dei massimali, sia il servizio di teleconsulto sarebbero attivi dal prossimo 1° luglio, mentre l’aumento del premio decorrerebbe dal 01.07.2021.

Sempre con riguardo alla polizza assicurativa, abbiamo invitato la Banca a riconoscere, almeno per l’ultimo anno di vigenza contrattuale, la possibilità di effettuare delle variazioni nell’anagrafica dei nuclei assicurati, per quanto riguarda la perdita o la nuova acquisizione del carico fiscale.

Nei prossimi giorni verranno trasmesse le bozze di accordo della possibile proroga.

La Delegazione aziendale ha fatto anche presente, durante l’incontro, che per quanto riguarda la richiesta arrivata in più occasioni dalle OO.SS. sulla possibilità di sottoporre i colleghi a test sierologici ed eventualmente in caso di positività al Covid-19 al tampone, che spetta alle Regioni adottare una normativa in materia, e che ad esempio la Regione Lazio ha emanato un’ordinanza che esclude che strutture private possano eseguire test e tamponi per Covid-19 se non all’interno di una convenzione quadro gestita proprio dalla stessa Regione.

Per tale motivo, la Banca ha invitato le Direzioni locali a prendere contatti con le rispettive Regioni per stipulare convenzioni quadro di questo tipo.

Roma, 3 giugno 2020

La Segreteria Nazionale