Quest’anno il 1° maggio sarà molto diverso da quelli a cui siamo stati abituati.
L’emergenza sanitaria che il paese sta affrontando ci impedirà di celebrare questa ricorrenza con le manifestazioni, i concerti, o semplicemente in una dimensione non strettamente domestica.
Questo ci addolora, ma NULLA toglie al 1° maggio in termini di importanza e di significato.
Continueremo a celebrare e a riconoscere l’impegno di tutti quei Lavoratori che, dall’agricoltura al sistema bancario, consentono il funzionamento del paese anche in una situazione di emergenza.
Continueremo a ricordare i Lavoratori morti sul lavoro, come – ma non solo – i medici e gli infermieri, oggi esaltati dall’opinione pubblica come “eroi”, in realtà trasformati in martiri da un Sistema Sanitario non sempre in grado di garantire la sicurezza e la salute dei Lavoratori.
Continueremo a stare vicini a quei Lavoratori angosciati, che il lavoro non ce l’hanno ancora, o non ce l’hanno più.
Questa è la Festa di tutti loro. Di tutti noi.
Viva il 1° maggio, viva i Lavoratori!
La Segreteria Nazionale