Mamma e papà in ufficio :-) …bimbi a casa :-(

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In questi giorni è stato diffuso agli interessati l’ennesimo reminder dell’ennesimo questionario di gradimento. L’oggetto della valutazione è stavolta l’iniziativa “Bimbi in ufficio con mamma e papà”.

Un’iniziativa lodevole, che prevede la possibilità di portare i propri figli, in orario pomeridiano, presso il proprio luogo di lavoro e partecipare a un’attività collettiva coinvolgente.

Si tratta di un’iniziativa ormai consolidata nel tempo e molto apprezzata dai colleghi.

O almeno da quelli che riescono ad accedervi.

Infatti, per moltissimi dipendenti con figli nell’età prevista (2-14 anni) partecipare è impossibile.

Un paio di esempi per capire meglio:

–         il collega pendolare (magari proveniente da una Filiale chiusa), che probabilmente parte molto presto da casa la mattina, per cui risulterà molto difficile portare con sé i figli, specie se molto piccoli, e tenerli vicini la mattina sul lavoro, in vista dell’evento pomeridiano. Del resto, sarebbe logisticamente impossibile lavorare al mattino, andare a prendere i figli, tornare in ufficio. Per partecipare il collega dovrà dunque prendere un congedo, che probabilmente preferirà utilizzare per rimanere a casa, coi propri figli.

–         il collega di una grande città, per il quale gli spostamenti, specie con mezzi pubblici, non sono poi così agevoli ricalcando quasi le problematiche, descritte sopra, del pendolarismo.

Eppure portare i figli con sé in ufficio ha davvero dei risvolti positivi e non per i motivi tra cui si può scegliere nel questionario (relazione con la Banca, socializzazione con altri genitori e colleghi, sentirsi apprezzati come persone, clima di lavoro) ma perché chi ha figli e lavora in Banca si allontana da loro per molte ore al giorno.

E portarli a vedere dov’è che sono mamma e papà quando non insieme a loro rende ai ragazzi l’idea del lavoro del genitore più “familiare”, più accettabile anche se comporta una lunga separazione.

Si tratta in fondo di uno strumento di conciliazione tra lavoro e vita privata.

Un beneficio a livello personale e familiare purtroppo precluso a molti colleghi, che ricevendo il questionario si saranno trovati a disagio:

–         Ritieni valida l’iniziativa? Sí.

–         Hai partecipato? No.

–         Hai suggerimenti? Sì: consentitemi di partecipare.

Con uno sforzo di empatia che non le è consono, per le prossime edizioni la Banca provi a concedere ai colleghi interessati un congedo straordinario, per il tempo utile a andare a prendere i propri figli e condurli all’iniziativa.

La partecipazione aumenterebbe, il benessere anche, il questionario registrerebbe ottimi risultati.

Roma, 25 settembre 2019

La Segreteria Nazionale