MAURIZIO LANDINI – Segretario Generale CGIL

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MAURIZIO LANDINI

SEGRETARIO GENERALE CGIL

Il 24 gennaio scorso, l’Assemblea Generale della Cgil – al termine del XVIII Congresso – ha eletto come nuovo Segretario della nostra Organizzazione Maurizio Landini. Sostituisce Susanna Camusso, arrivata alla fine dei due mandati previsti come limite massimo dal nostro Statuto. L’elezione di Landini ha avuto 267 voti pari al 92,7 % dell’Assemblea Generale, a dimostrazione della capacità di sintesi e unità che ha caratterizzato questo Congresso.

Il rinnovo, importante, della classe dirigente del nostro Sindacato, testimoniato anche dall’ingresso in Segreteria Nazionale di due nuovi membri, giunge a conclusione di un grande processo democratico che ha coinvolto centinaia di migliaia di iscritti attraverso assemblee su tutto il territorio nazionale. Una grande prova di democrazia partecipativa, nel solco della tradizione della Cgil, assolutamente non scontata data la complessità dei nostri tempi.

La Fisac Cgil Banca d’Italia augura al nuovo Segretario Generale ed alla nuova Segreteria un buon lavoro a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori che, giorno dopo giorno, stanno vivendo sulla propria pelle le difficoltà causate dalla crisi e dai profondi mutamenti che investono il mondo del lavoro.

La nuova Segreteria è subito attesa da sfide importanti, prima tra tutte avviare una campagna di mobilitazione per cambiare le politiche dell’esecutivo.

Il prossimo 9 febbraio, assieme CISL e UIL, a Roma, il nostro sindacato scenderà in piazza contro una legge di bilancio che non risponde all’esigenza fondamentale del nostro Paese: creare lavoro.

Continuano a mancare, infatti, nella programmazione, le principali leve in grado di stimolare e incrementare l’offerta di lavoro, prime fra tutte una seria politica industriale e un programma ragionato di investimenti pubblici.

Come espresso chiaramente dal neo Segretario Landini, la CGIL dovrà continuare, anzi intensificare, la propria opera di tutela facendo sintesi e tesoro delle differenze che ha al suo interno, perché una grande Organizzazione Confederale, quale è la nostra, ha ragione di essere solo se rimane “plurale” e, al contempo, autonoma dalle forze politiche.

Roma, 28 gennaio 2019

La Segreteria Nazionale