LA PIETRA D’INCIAMPO POSATA A PIAZZA LEDRO 7 PER RICORDARE
LUIGI PIERANTONI PARTIGIANO
TRUCIDATO ALLE FOSSE ARDEATINE
Luigi Pierantoni
Nato a Intra (oggi Verbania) il 2 dicembre 1905, trucidato alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944, medico.
Tisiologo, membro del Partito d’Azione clandestino, il dott. Pierantoni (tenente della Croce Rossa Italiana), usava la sua casa–ambulatorio in piazza Ledro, nel quartiere Trieste a Roma, come base per l’attività politica.
Il 7 febbraio 1944 il tenente Pierantoni fu arrestato, per delazione, mentre era in servizio nel presidio romano della CRI a Tor Fiorenza, portato in una cella di via Tasso, successivamente fu trasferito nel III° braccio del carcere di Regina Coeli.
Luigi Pierantoni fu una delle prime vittime dell’atroce rappresaglia, tanto che quando le salme furono, nel dopoguerra, recuperate, a quella del medico antifascista, riportata tra le ultime in superficie, fu assegnato il numero 344.
A Luigi Pierantoni è stata intitolata una via di Roma. Portano il suo nome anche la caserma della CRI di Roma e l’ospedale di Forlì, che sorge in frazione di Vecchiazzano.
“Questa iniziativa è importante non solo perché si ricordi, ma anche perché i giovani possano rendersi conto di ciò che è stato”.
Con queste parole Paolo Pierantoni, figlio della vittima e nostro collega, conclude il discorso per inaugurare la posa della pietra d’inciampo dedicata a suo padre.
Il “sampietrino della memoria” è stato posizionato davanti al civico 7 di Piazza Ledro, sotto gli occhi commossi di parenti e amici della famiglia Pierantoni, oltre ad una ventina di alunni della scuola media Esopo, in Piazza Volsinio.
La posa in Piazza Ledro era stata preceduta da quella a Piazza Bologna, per le famiglie Di Segni e Caviglia, e dal ripristino nel rione Monti dei 20 sampietrini della Memoria trafugati lo scorso dicembre dedicati alle famiglie, di origine ebraica, Di Castro e Di Consiglio.
La Segreteria Fisac CGIL Banca d’Italia e il Coordinamento Pensionati si associano al ricordo del Partigiano Luigi Pierantoni e esprimono vicinanza al collega Paolo e alla sua famiglia.
Roma, 27 gennaio 2019
La Segreteria Nazionale
Il Coordinamento Nazionale Pensionati