Riforma delle carriere – La Fisac CGIL ha da sempre le idee chiare

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L’idea della Fisac CGIL è tornare ad un’unica struttura di carriere per gli Operativi e per i Direttivi – pur tenendo presenti le ovvie peculiarità – così da superarne le criticità e mantenerne gli elementi positivi.

Se della carriera direttiva vanno mantenuti temi come il superamento del sistema gerarchico funzionale e la valorizzazione del merito, occorre però cambiare il modo – errato – in cui sono stati declinati.

In particolare, non sono corretti gli incrementi stipendiali immediati, strutturali e di importo consistente, sottoposti a budget e fondati su obiettivi individuali.

La valutazione, per quanto migliorabile, non potrà mai essere del tutto oggettiva, con il rischio di danneggiare il Lavoratore, anche meritevole, in termini di carriera, stipendio e pensione (specie i post ’93).

Inoltre, la competizione spinta e individuale va a detrimento dello spirito collaborativo tra individui e tra strutture, che nuoce all’efficacia dell’attività dell’Istituzione e ai Lavoratori.

Dall’attuale carriera operativa vanno tolte lentezze ed imbuti, ma è necessario mantenere lo scatto automatico di stipendio.

Il merito deve essere premiato con maggiore velocità di progressione tra segmenti, determinando così solo indirettamente una maggiore remunerazione.

In generale, gli avanzamenti di segmento devono essere conseguiti con tempistiche differenziate in base al merito e/o al superamento di concorsi interni.

I concorsi interni consentirebbero ai colleghi di progredire rapidamente anche in presenza di valutazioninon sempre adeguate e darebbero anche la possibilità di effettuare importanti “salti” in avanti (come nel caso dell’attuale concorso interno a Expert).

I concorsi interni attualmente previsti vanno migliorati – tra l’altro – incrementando il numero di posizioni per le promozioni e introducendo anche per i concorsi a Expert e Consigliere lo scorrimento delle graduatorie degli idonei.

Andrebbe previsto anche un concorso a Consigliere riservato agli Expert, per evitare ai colleghi il rischio di “ristagnare” per molti anni in tale grado (che ricordiamo presenta ben 22 livelli stipendiali) a causa di valutazioni inadeguate o per questioni di budget.

Focalizzandosi sull’area operativa, va rifiutata anche l’idea della Banca di avere da tutti i colleghi la massima flessibilità, “di serie” e “gratis”, mediante un sistema basato su due soli “macrosegmenti”.

La Fisac CGIL ritiene invece che nell’area operativa siano necessari tre segmenti, anche per consentire agli equivalenti degli attuali Vice Assistenti di “abbandonare”, con il passaggio al segmento successivo, alcune mansioni “meno qualificanti” (tipicamente quelle rivenienti dal “trascinamento”).

In tale ottica, va superata la stortura del passaggio al grado superiore in 6-8 anni, prevedendo il passaggio automatico con una più breve e prefissata anzianità, così da garantire nello stesso momento l’uscita dal segmento più basso, o con il passaggio automatico al segmento superiore o con il superamento del concorso a Expert.

Più in generale, questa struttura qualificherebbe gli attuali Coadiutori, riconoscendo loro – finalmente – compiti e prerogative di coordinamento ed eviterebbe il tanto agognato sogno della Banca del “tutti fanno tutto”.

La carriera operativa deve mantenere la suddivisione in tre profili (amministrativo, tecnico e tecnico-operativo), che vanno resi realmente “permeabili”, senza reintrodurre (come nell’attuale proposta Banca) una carriera separata per gli Operai, con conseguenti pericolose ghettizzazioni.

Le percentuali di avanzamento devono essere tali da non determinare “velocità” differenziate a seconda del profilo.

Con l’occasione, vanno superare le anomalie legate alla figura dell’Operaio di III junior, quali ad esempio la perdita – nel passaggio da “III junior” a “III” – di quanto maturato come AIS e AIG.

In tale sistema, l’anzianità di servizio (che di norma si accompagna ad utile esperienza maturata sul lavoro) è un valore che – in alcuni passaggi –deve avere un certo peso nelle valutazioni comparate ai fini delle promozioni.

Va infine prevista una nuova sessione di reinquadramento da Coadiutore a Expert, ovviamente evitando scavalcamenti nei confronti di chi attualmente si trova già nel segmento Expert.

Ovviamente, un sistema di carriere fondato sui principi di cui sopra potrà funzionare solo se la Banca incrementerà il peso relativo delle assunzioni dal basso e contestualmente garantirà un adeguato numero di passaggi di segmento e dall’area operativa a quella manageriale.

Torneremo sull’argomento, fornendo ulteriori dettagli, col procedere della trattativa.

Roma, 29 ottobre 2018

                                                                  La Segreteria Nazionale

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