La CGIL dice no alla brutta copia della Riforma dei Direttivi

BandiereCGIL

Nella giornata di ieri si è svolto un incontro di trattativa inerente la riforma della Carriera Operativa. La Banca ha presentato una proposta, supportata dalle slide allegate. 

Gli obiettivi dichiarati dalla Delegazione aziendale sono l’aumento della flessibilità di utilizzo dei Lavoratori, l’introduzione di elementi di meritocrazia e l’ammodernamento dei sistemi gestionali della compagine Operativa

RISORSE: I SOLDI SONO POCHI

La Banca ha dichiarato che per la riforma verrebbero messe a disposizione risorse limitate.

Secondo la Fisac CGIL, la Banca dovrà invece mettere a disposizionerisorse adeguate per portare a termine una Riforma della carriera Operativa seria e duratura, con benefici reali per i Lavoratori e l’Istituzione. Altrimenti, c’è il rischio concreto che venga sfornato l’ennesimo accordo in cui le risorse vengono semplicemente SPOSTATE da una categoria di colleghi all’altraorestituite nel tempo, con gli interessi, dagli stessi beneficiari.

INQUADRAMENTI E COMPOSIZIONE DEI SEGMENTI: MASSIMA FLESSIBILITA’

La Banca propone, tornando indietro di 6 anni (proposta del luglio 2012), due soli Segmenti (Supervisori e Addetti) con totale flessibilità mansionistica a tutto vantaggio della Banca stessa.

Nel segmento Supervisori, finirebbero gli attuali gradi da Coadiutore in su e gradi equivalenti. Nel segmento Addetti gli altri gradi della Carriera Operativa.

Gli attuali Operai (fino a Operaio di 1^ super) verrebbero reinquadrati in un Segmento “collaterale”, creando quindi un contenitore a sé stante senza un apparente motivo, in controtendenza con la nascita dei Profili professionali avvenuta solo due anni fa (accordo del 2016). Una nuova ghettizzazione che la nostra O.S. reputa molto preoccupante per il futuro di questa carriera.

La Fisac CGIL (che propone tre Segmenti) rifiuta l’idea dei due Segmenti, uno dei quali sarebbe un “calderone”che – al di la dell’apparenza – peggiorerebbe ulteriormentela situazione di tutti i colleghi, con particolare accanimento sugli attuali Vice Assistenti.

Questi ultimi infatti, a causa di una condivisione di mansioni “verso l’alto”, rischierebbero di continuare a non abbandonare mai, di fatto, una serie di attività rivenienti dal “trascinamento”.

C’è inoltre il rischio, non ufficialmente smentito dalla Banca, che l’aggregazione di molti gradi in un unico “Segmento calderone” farà perdere ai Lavoratori i benefici economici derivanti dagli incrementi di piede stipendiale collegati agli attuali passaggi di grado. Anche per questo aspetto sarebbero proprio i più giovani a subire i maggiori danni economici.

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Questa O.S. si riserva ulteriori considerazioni non appena emergeranno altri elementi di dettaglio che consentiranno una valutazione compiuta su tutti gli aspetti della proposta Banca.

In particolare, dovranno trovare posto al tavolo della trattativa questioni, non certo marginali, quali la rivisitazione degli attuali concorsi interni ad Expert e a Consigliere nonché la previsione di una nuova tornata di reinquadramenti nell’Area Manageriale.

Roma, 12 ottobre 2018

 

                                                                    La Segreteria Nazionale