LA FISAC CGIL: Coerenza e impegno per le Lavoratrici e i Lavoratori

Quando qualcuno brancola nel buio, senza un’idea chiara di come andare avanti, cerca sempre di chiamare in causa gli altri. È esattamente ciò che una parte sindacale famosa, più per proclami giornalieri senza costrutto che per contratti firmati, sta facendo da settimane nei suoi volantini. Ma noi della FISAC CGIL, non ci facciamo condizionare, restiamo saldi nei nostri principi e nel nostro impegno verso le Lavoratrici e i Lavoratori.

La FISAC CGIL non accetta lezioni da nessuno, né tantomeno risponde ai richiami di chicchessia. La Nostra Coerenza

Come da nostro inderogabile principio, la FISAC CGIL ha interpellato la base. È un atto sacrosanto per chi vuole fare Sindacato correttamente. E cosa ci ha detto la base? Di andare ad ascoltare le risposte della Banca alle nostre richieste e di avviare un processo di assemblee in tutte le realtà interessate, da Aosta ad Agrigento.

Noi non cambiamo idea dalla sera alla mattina – come altri – per i quali basta solo qualche esempio:

  • Riforma delle carriere: sempre la parte sindacale famosa per i suoi proclami ha cambiato, ricordiamolo, la propria posizione più e più volte riuscendo a portare, e non è la prima volta, il tutto sul solito binario morto.
  • Alleanze: Un giorno litigano, l’altro si abbracciano per far numero.

Anche sulla convocazione del 18 p.v. è partito un nuovo balletto: Parteciperemo a questo incontro, quindi, ma unicamente come gesto di responsabilità nei confronti di tutto il personale coinvolto, direttamente e indirettamente. (dichiarazione dall’alto della loro maggioranza A.O. 12.02)” – Il giorno dopo è sparita la responsabilità “Pertanto, non prenderanno parte all’incontro di martedì” (contrordine e nuova dichiarazione dall’alto della loro maggioranza 13.02 p.v.) con buona pace di coloro che dovrebbero tutelare.

Il Nostro Impegno Concreto è chiaro, come sempre.

Proponiamo:

  1. Strategie di tutela dei lavoratori: Non solo parole, ma azioni concrete.
  2. Iniziative capillari di ascolto: Assemblee in tutte le realtà lavorative, da soli o in compagnia, perché ciò che importa davvero, è parlare con le Lavoratrici e i Lavoratori. Allo stesso modo saremo pronti anche allo sciopero, se la Banca dovesse fare carta straccia delle loro aspettative.
  3. Dialogo costruttivo: Porteremo al tavolo con la massima decisione tutte le perplessità e le osservazioni del personale in una fase così delicata. Ci aspettiamo che questa Banca sappia rispondere in modo positivo e coerente, perché siamo convinti che saprà e potrà farlo se davvero terrà al suo futuro almeno quanto ci tengono le Lavoratrici e i Lavoratori.

La Verità sul teatrino in corso

Il nostro maggior timore è che il teatrino sia volto esclusivamente a raccattare qualche tessera in più, andando a ledere gravemente le prerogative e le prospettive future dei Lavoratori delle Filiali in chiusura, delle Filiali provinciali rimodulate e delle Filiali regionali mutilate e di tutti quei Colleghi che coinvolti nella riforma potranno vedere la perdita della propria attività e, di conseguenza, della propria professionalità (ad esempio la vigilanza prudenziale).

Ricordiamo a tutte e a tutti che a luglio scorso, prima della presentazione del progetto della Banca sulle riorganizzazioni, la Sigla sindacale che oggi ci attacca con maggior livore rifiutò di partecipare assieme a con tutte le altre OO.SS. ad una serie di incontri per anticipare, con una posizione comune, il nefasto progetto del Vertice, mentre l’altro ”socio” non ci rispose proprio.

Il Nostro Impegno Continua

La FISAC CGIL non intende mischiarsi con comportamenti e dichiarazioni poco chiari; ecco perché la nostra ampia e separata procedura di raffreddamento. Pensiamo che di certo non possono agire nel bene delle Lavoratrici e dei Lavoratori e dell’Istituto coloro i quali, per biechi interessi di bottega e logiche di proselitismo fini a se stesse, hanno mortificato, negli ultimi decenni, le generazioni presenti e future di lavoratori della Banca d’Italia e spesso in passato hanno preso decisioni che sottraggono strutturalmente migliaia di euro dalle buste paga dei colleghi (come nel caso della vergognosa cancellazione del passaggio automatico dopo 4 anni da Vice Assistente ad Assistente o della scellerata creazione del nuovo gradodegli  Operai 3° junior).

Noi siamo qui SOLO per i Lavoratori, non per giochi di potere o tessere sindacali.

La FISAC CGIL rimane ferma nei suoi principi, coerente nelle sue azioni e sempre al fianco dei Colleghi, tutti. Non ci faremo distrarre da chi cerca di seminare confusione. Il nostro focus rimane chiaro: tutelare i diritti e il futuro di tutti i lavoratori della Banca d’Italia.

Insieme, possiamo fare la differenza. La FISAC CGIL è pronta ad ascoltare, agire e lottare, con Voi e per Voi.

Roma, 14 febbraio 2025

 

                                                              La Segreteria Nazionale