Le peggiori premesse per una Riforma

Si è svolta ieri, in presenza, presso il Salone di pelle, la riunione programmata con i Direttori sulla riforma della Rete territoriale.

Una riforma di cui si parla da anni e per la quale, tra indiscrezioni e voci di corridoio, i colleghi attendevano ormai da tempo un’informativa, considerata la portata della materia e gli impatti importantissimi sulle carriere e sulla vita lavorativa e personale.

Dopo l’incontro, naturalmente, i contenuti (già in gran parte circolati), si sono diffusi ampiamente, delineando una riforma tutt’altro che indolore e di poco impatto sulla Rete territoriale.

Ma solo stamattina l’Amministrazione ha inviato ai Sindacati il documento ufficiale, convocandoli contestualmente per una riunione informativa preventiva prevista dalle Intese in tema di relazioni sindacali solo online sull’argomento.

Contestualmente, il documento è stato diffuso a tutti i colleghi via CAD.

La prima cosa da chiedersi, seguendo gli step degli eventi, è cosa ci sarebbe di “preventivo” nella convocazione per i Sindacati: sembrerebbe piuttosto una convocazione a posteriori – se non postuma – rispetto a un tema così importante e così impattante per l’Istituto e per il Personale.

La seconda è: perché on line?

La Fisac CGIL chiedeva da tempo che la riunione avvenisse in presenza (sì, proprio la presenza a cui la Banca fa sempre appello quando parla di scambio informativo, socializzazione e necessità di confronti diretti sul lavoro).

Riteniamo ancora che l’argomento sia troppo importante per relegarlo a una “call” fredda e chiediamo che la convocazione venga rettificata e si svolga in presenza, alla stregua di quanto avvenuto per i Direttori, poiché a essere coinvolti non sono solo i gestori del personale, ma soprattutto il Personale, che chiede di essere ascoltato attraverso i propri rappresentanti.

Nelle premesse del documento diffuso si parla di un “disegno di un modello organizzativo che valorizza la presenza della Banca sul territorio” con l’intento di “potenziare la rete territoriale con modalità che consentano di adeguarsi all’evoluzione del contesto e delle funzioni istituzionali”. Di tutto questo, già nel modus operandi della Banca, non c’è traccia.

Non ce n’è traccia, cosa ancor più dolorosa, nella riforma delineata, che si sostanzia in una liquidazione della Rete, allo stesso modo in cui l’Amministrazione ha inteso liquidare la voce del Personale e dei Sindacali ad una asettica call on line.

La Fisac CGIL sarà impegnata nei pochi giorni che ci separano dall’incontro del 2 ottobre a raccogliere tutte le osservazioni e i dubbi di colleghe e colleghi perché non intende rinunciare a farsene portavoce, come la Banca vorrebbe.

Roma, 25 settembre 2024

La Segreteria Nazionale