Riflessioni su un attacco sindacale infondato

Leggendo il volantino del SIBC dal titolo “Rete territoriale Davvero la Banca vuole incontrare i sindacati? “appare chiaro che, più che un tentativo di informare e difendere i Lavoratori e rispondere alla richiesta di unità sindacale di quest’ultimi, sempre più pressante per tutte le trattative, si tratti dell’ennesimo esercizio di polemica, sterile e maldestro, come ormai da loro tradizione.

Sempre più spesso le gravi mancanze di quella sigla che, le ricordiamo, oggi ha responsabilità di primo tavolo, vengono nascoste dietro a polemiche ingannevoli anziché essere opportunamente corrette per rispondere alle legittime aspettative dei Lavoratori. Il tono e i contenuti che vengono usati sono un perfetto esempio di come evitare di affrontare le vere problematiche che investiranno i Colleghi già dal prossimo autunno.

Come Fisac CGIL invece, il nostro quotidiano e fondamentale impegno è quello di informare sempre in modo trasparente le Lavoratrici e i Lavoratori dell’Istituto. La stessa trasparenza che vorremmo da parte dell’Amministrazione ma che finora è stata per lo più una chimera.

Ma torniamo al volantino SIBC e proviamo a esemplificare:

**Chiusura delle Filiali e convocazione informativa di settembre**

L’insinuazione che la Fisac CGIL abbia un accesso privilegiato alle informazioni dimostra solo l’ignoranza del SIBC sulla trasparenza delle comunicazioni. Le notizie sulle chiusure erano già nell’aria da tempo; sono infatti anni che siamo a conoscenza della volontà ai massimi livelli di un nuovo intervento sulla Rete periferica, così come sappiamo che molti colleghi si sono prodigati a studiarlo per fare proposte al nostro Vertice e siamo altresì a conoscenza, come molti del resto, che il risultato di questi studi è arrivato all’ultimo miglio. Se il SIBC non conosce questo percorso le cose sono due, o tenta di fare il “pesce in barile” oppure ha perso il contatto con la realtà e con le Lavoratrici e i Lavoratori che dovrebbe rappresentare, magari per aver scelto di mettere in ombra la tutela dei Colleghi per privilegiare esigenze dettate dal marketing.

La Fisac CGIL è sempre stata chiara nella sua opposizione alle chiusure, ma il SIBC sembra più interessato a criticare che a studiare e proporre soluzioni, tutelanti per i Colleghi che saranno coinvolti, insieme a tutte le altre Sigle sindacali presenti in Banca. Crediamo fermamente che una posizione comune sarebbe utile se non fondamentale, ma solo se ogni sindacato, SIBC incluso, sarà in grado di lavorare con serietà e coerenza.

Una posizione comune servirebbe ad evitare che l’iniziativa intrapresa dall’Amministrazione fosse l’ennesima milestone del progressivo processo di trasformazione del nostro Istituto in un’Autority, progetto che ci vede fortemente contrari.

**Condizioni peggiorative**

Il SIBC sembra non capire la gravità della situazione. Dire che anche in passato le chiusure hanno coinvolto pochi Colleghi e che le condizioni furono analoghe è una giustificazione ridicola.

La verità è che ogni chiusura ha una sua storia a sé stante ed un impatto significativo su chi la subisce; minimizzare queste preoccupazioni dimostra una grave mancanza di empatia e comprensione dei problemi concreti, dimenticando oltretutto che già in occasione della seconda ristrutturazione, che coinvolse un numero inferiore di colleghi, vi furono elementi peggiorativi nelle misure di sostegno (basti pensare alla mancanza di distacchi presso altre Amministrazione del territorio o la durata inferiore dell’indennità di pendolarismo).  La Fisac CGIL non soltanto non abbassa l’asticella dei negoziati, ma cerca di prevenire un ulteriore peggioramento delle condizioni delle Lavoratrici e dei Lavoratori impegnandosi al massimo affinché possa costituirsi un fronte sindacale compatto, come per primi ci chiedono i Lavoratori stessi.

Una posizione comune, non soltanto sulla portata e gli impatti di una eventuale ristrutturazione della Rete, ma anche sul complesso delle misure di accompagnamento per i colleghi, consentirebbero di proteggere al meglio i Lavoratori coinvolti tenuto conto che ulteriori chiusure di Filiali accrescerebbero di molto, rispetto al passato, le problematiche di coloro che saranno interessati.

**Impegno del SIBC**

Il post-scriptum del SIBC, poi, è un patetico tentativo di mascherare la propria inefficacia. Dichiarare di voler tutelare i Colleghi è facile; farlo realmente è un’altra storia. La CGIL ha sempre lavorato per assicurare condizioni dignitose e protezione ai Lavoratori, cosa che il SIBC, nella sua smania di polemica, sembra purtroppo dimenticare.

Ci sembra, questa, l’ennesima occasione persa dal SIBC, che invece di lavorare per l’unità e la protezione delle Lavoratrici e dei Lavoratori, preferisce dedicarsi a polemiche sterili e attacchi infondati pontificando, tra l’altro, dal suo scranno di sindacato maggioritario… quasi uno scimmiottamento del nostro attuale Governo che, non riuscendo a produrre risultati positivi e visibili per il Paese, cerca un nemico al giorno al quale dare le colpe.

È ora che il SIBC dimostri serietà e si unisca alla lotta per i diritti dei Colleghi, mettendo da parte divisioni strumentali e critiche infondate.

In conclusione, esortiamo rispettosamente il SIBC a riflettere sulle proprie mancanze e a lavorare seriamente per il bene dei Colleghi. La polemica fine a sé stessa può diventare un facile paravento all’inconcludenza o ai pessimi accordi firmati da questa sigla: dall’abbassamento del salario d’ingresso degli Operai, all’allungamento delle tempistiche di promozione per i Vice Assistenti, fino al tentativo di “indorare” la proposta di riforma della Carriera Operativa, riforma incentrata, ad oggi, sulla mortificazione delle aspettative professionali ed economiche dell’intera categoria!

La Fisac CGIL da parte sua continuerà a lavorare con trasparenza e determinazione per proteggere i diritti dei Colleghi e concretizzarne le aspettative, auspicando ogni giorno che anche gli altri Sindacati, tutti, facciano lo stesso.

Ringraziamo intanto le Sigle che hanno già riposto al nostro sentito appello mettendosi a disposizione di un serio e proficuo confronto per il bene di tutte le Lavoratrici e di tutti i Lavoratori della nostra Istituzione.

Roma, 29 luglio 2024

La Segreteria Nazionale