- La nostra piattaforma lascia spiazzata la delegazione aziendale
- Il primo tavolo sembra disposto ad adeguarsi alle (inadeguate) proposte della Banca
Lo scorso 26 giugno si è svolto l’ultimo incontro con l’Amministrazione sul tema della riforma dell’Area operativa: da allora tutto tace (siamo già in vacanza? Ai bei tempi a luglio si veniva convocati per l’IPCA, noi non abbiamo ancora perso la speranza…).
Dopo il guanto di sfida lanciato dall’Amministrazione per bocca del Segretario Generale (ndr. “a questo punto fatela voi la riforma e presentatecela”) queste OO.SS. hanno consegnato alla Delegazione aziendale la propria piattaforma rivendicativa (leggi); una proposta nata dalla condivisione e dalla concertazione tra queste Sigle che, anche avendo comunque alcuni punti di partenza diversi, hanno messo a fattor comune le proprie idee per costruire una proposta di riforma realmente tutelante per le lavoratrici e i lavoratori, presenti e futuri, dell’Istituto.
La proposta è stata pertanto incentrata su tre punti fondamentali:
- una dinamica salariale non vittima di aleatorietà né per il livello di ingresso né per gli incrementi durante la vita lavorativa;
- una reale crescita economica e professionale di tipo bottom – up (ecco perché il secondo segmento non può essere ingolfato dai tanti colleghi Coadiutori che hanno già sostenuto una prova concorsuale per avere mansioni e compiti uguali al personale del grado Esperto);
- reali opportunità di crescita con numeri certi e prefissati – sulla base degli scrutinabili – per le promozioni al grado Esperto e Consigliere.
Il buon progetto di riforma presentato da queste Sigle ha lasciato spiazzata l’Amministrazione al punto che, sempre per bocca del Segretario Generale, abbiamo ascoltato una frase inequivocabile in ambito sindacale: “Si tutto bello, ma tanto siete secondo tavolo!”.
Altrettante manifestazioni di “malessere” sono state colte anche sul fronte primo tavolo.
Forse freschi della “prima visione” del sequel “Inside out 2” sono stati colti da un’irrefrenabile “Ansia” da firma, visto il riavvicinarsi della propria bozza di riforma alla proposta dell’Amministrazione, che sta andando verso:
- mansionari armonizzati e conseguente demansionamento del personale nel grado di Coadiutore col trascinamento di tutto il resto della compagine;
- livelli stipendiali più bassi come da tradizione (leggasi contratto di Banconote del 2017);
- dinamiche aggiuntive quinquennali legate alla formazione, che non si capisce chi riuscirà a farla a condizioni date;
- percorsi di crescita professionale da patente a punti.
Si tratta di una bozza di proposta che dovrebbe provocare solo “imbarazzo”, visto il riavvicinamento avvenuto probabilmente in caminetti privati, così come di imbarazzo dovrebbe essere lo stato d’animo di un attuale primo tavolo che negli anni ha firmato poco o nulla, se non l’allungamento temporale per i passaggi nella carriera operativa o l’abbassamento dei livelli stipendiali di ingresso presso il servizio Banconote.
Lo stesso imbarazzo che si dovrebbe provare di fronte all’ennesimo niet ad un fronte sindacale unito richiesto a gran voce da tutto il personale.
Nel frattempo, l’Amministrazione ha comunicato l’intenzione di convocare tutte le Organizzazioni sindacali per discutere il riconoscimento degli adeguamenti stipendiali legati all’IPCA, la quantificazione dell’efficienza aziendale 2023 e pare, a questo punto pensiamo dopo l’estate, l’agognata informativa sulla rete periferica, che attendiamo ormai da un paio d’anni.
Non vorremo che negli stessi probabili caminetti si sia barattato il futuro professionale ed economico dei lavoratori dell’Istituto, ovvero una riforma che si aspetta da tempo, in cambio dei dovuti adeguamenti contrattuali e dell’ulteriore mortificazione della rete territoriale (con annesse le vite di colleghi che vi lavorano – già destinatari delle visite Pastorali 2024).
A quel punto non proveremmo alcuna “invidia” per la firma delle sigle al primo tavolo ma solo un grosso sentimento di “rabbia”, forse non solo delle scriventi Organizzazioni, ma di tutto il personale.
Altro che sequel del recente film della Disney, sarebbe solo una nemesi di Robin Hood “togliamo agli ultimi, per dare ai primi!”.
Roma, 18 luglio 2024
LE SEGRETERIE NAZIONALI
FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA