La Banca non finisce mai di stupirci questa volta lo ha fatto con la Nota N. 1013285/24 del 22/05/2024.
L’oggetto, udite, udite, riguardava il “Congedo Ordinario – obbligo di fruizione e divieto di monetizzazione”.
Le buone intenzioni che tale nota sottolinea, tra l’altro facendoci lo “spiegone” di cose note e stabilite da leggi, vanno certamente nella direzione auspicata anche da questa O.S..
La Fisac CGIL tiene molto al buon equilibrio tra lavoro e vita personale e più volte ha portato all’attenzione dell’Amministrazione problematiche e comportamenti che andavano proprio in senso contrario e più volte la Banca, dopo aver ascoltato, non ha risolto nulla lasciando le varie situazione a incancrenirsi.
Ci sorgono allora spontanee delle riflessioni che nascono dalla realtà dei fatti quotidiani e delle problematiche sempre più evidenti in tante realtà lavorative della nostra Istituzione.
La Banca si è chiesta perché ci sono molti colleghi che hanno ferie arretrate e se sì, hanno in mente la risposta?
La Banca ha idea quanto sia difficile per i Capi Struttura portare “la nave in porto la sera” in condizioni di sottorganico e del perché in molti non premono per far fare le ferie ai colleghi?
Noi un’idea l’abbiamo ed è una risposta palesemente davanti a tutti quotidianamente.
Negare l’evidenza non serve a nessuno perché cara Banca, se non te ne fossi accorta, ci sono realtà che con le risorse esigue a disposizione, semplicemente non riescono a fare ciò che la nota sottolinea e sì, questo nonostante il desiderio dei colleghi di usufruire del proprio sacrosanto congedo ordinario.
Di conseguenza la Fisac CGIL invita la Banca ad adottare tutte le misure utili a favorire il regolare godimento delle ferie entro i termini previsti dalla legge e a mettere in condizioni i Capi Struttura di poterle accettare e i colleghi di poterle godere. Altresì invitiamo l’Amministrazione a non nascondere responsabilità proprie dietro una inutile Nota che ribadisce cose risapute e non aiuta a risolvere i problemi che sono sempre più lampanti in troppe realtà.
Roma, 5 giugno 2024
La Segreteria Nazionale