LA FORMAZIONE NON DEVE ESSERE UNO STRUMENTO DISCREZIONALE DI CONTROLLO DEGLI STIPENDI
Si è svolto ieri un nuovo incontro sulla riforma dell’Area operativa.
La Delegazione aziendale ha fornito dettagli sul percorso formativo che la Banca vedrebbe come principale fattore di progressione (LEGGI).
La Banca ha ricordato che la progressione tra i vari moduli formativi/livelli stipendiali, dipende da una valutazione (a completamento del modulo formativo) sia sul percorso formativo che (analogamente ad adesso) sull’attività lavorativa svolta nel periodo.
La valutazione dei colleghi e quindi il conseguente passaggio di modulo formativo/livello stipendiale, sarebbe quindi affidata al formatore e al diretto superiore (Capo Divisione).
Resterebbero (aumentati nel numero) gli avanzamenti all’Area Manager nel segmento Expert, dopo 5 anni di permanenza nell’Area Operativa, con concorsi interni che terrebbero conto anche degli aspetti “interni” e non come adesso fondati esclusivamente su materie di tipo “esterno”, per valorizzare la professionalità acquisita in Banca.
Scomparirebbero i passaggi ad Area Manager mediante concorso a Consigliere.
A specifica nostra domanda sul destino degli attuali Coadiutori, la Delegazione aziendale ha precisato che nell’idea della Banca, per non rendere inutile il percorso (e concorso) fatto dai Coadiutori, si dovranno prevedere appositi correttivi nella “fase transitoria” al nuovo modello di carriere, lasciando intendere che la soluzione potrebbe essere un reinquadramento ad Expert.
Abbiamo ribadito alla Delegazione aziendale che per la Fisac CGIL la formazione è un diritto per i lavoratori (oltre che un primario investimento per la Banca) e non deve diventare uno strumento per dare alla Banca discrezionalità nella progressione stipendiale dei colleghi, magari per realizzare risparmi sulla pelle dei lavoratori, alla bisogna.
L’obiettivo della Fisac CGIL è quello di migliorare le prospettive stipendiali e di carriera dei lavoratori, riducendo i tempi potenziali di avanzamento e aumentando i posti messi a disposizione per le promozioni anche verso l’Area Manager (LEGGI).
La Banca, invece, temiamo voglia andare nella direzione opposta… Peggiorare una carriera (quella attuale) che già di per sé necessita eccome, di esser migliorata dando ai colleghi le meritate prospettive e riconoscendone la reale importanza, nell’attività istituzionale della Banca.
Aspettiamo che la Banca termini la presentazione dettagliata delle proprie proposte prima di esprimere un giudizio compiuto ed entrare più nel vivo della trattativa, per cercare di arrivare a ciò che interessa a noi lavoratori.
Roma, 24 marzo 2023
La Segreteria Nazionale