Livelli stipendiali

GLI ACCORDI VANNO RISPETTATI E GLI ARBITRII NON VANNO ESTESI ALL’AREA OPERATIVA

Ci troviamo ancora una volta a parlare della riforma della Carriera Direttiva (ops Manageriale e delle Alte professionalità) e purtroppo ancora una volta in termini negativi, che confermano nostro malgrado la bontà della nostra decisione di non firmarla.

L’avvio del nuovo ciclo gestionale sui feedback sulle prestazioni e per l’assegnazione dei nuovi obiettivi – propedeutico all’attribuzione dei livelli economici e agli avanzamenti di segmento – mette in luce nuovamente le criticità del sistema di avanzamento introdotto dall’accordo del 2016.

In linea con le ridotte aliquote per i passaggi di livello del 2023 e con la fumosa relazione tra obiettivi conseguiti e livello attribuito (comunicazione n.182206 del 02.12.2022; comunicazione del SG del 23.01.2023) è giunto da parte del Servizio GEP il richiamo ai gestori a differenziare maggiormente le valutazioni relative al raggiungimento degli obiettivi, per consentire un più agevole rispetto dei budget assegnati nei passaggi di livello; questo “invito” evidenzia – se ce n’era bisogno – come il sistema basato sui budget sia inadatto a fornire una valutazione corretta e trasparente delle prestazioni, indispensabile per determinare un equo riconoscimento economico alla qualificazione professionale del personale, fondamento del rapporto contrattuale di lavoro.

Per questo motivo la Fisac CGIL a sostegno di una profonda revisione del sistema degli avanzamenti nella direzione dei correttivi più volte proposti, quali il passaggio di livello biennale salvo demerito, sosterrà le contestazioni specifiche che i colleghi riterranno di avanzare a partire dalle prossime assegnazioni dei livelli.

In particolare, si fa presente che l’art. 61 Parte I del Regolamento del Personale prevede l’attribuzione del livello economico al secondo anno in presenza di una performance positiva nel biennio, ciò significa che il mancato passaggio di livello al secondo anno deve necessariamente essere motivato da una valutazione non positiva della performance in assenza della quale il mancato riconoscimento economico potrebbe essere impugnato.

La Fisac CGIL ha da sempre sostenuto che il sistema dei livelli stipendiali, così come strutturato nella riforma dell’Area manageriale, presentava troppa discrezionalità in mano alla Banca e che alla lunga non avrebbe funzionato e così, proprio per questa esperienza ribadiamo che siamo contrari a ripresentare un sistema con i medesimi meccanismi (discrezionalità, budget, ecc.) al tavolo delle trattative in corso sulla Carriera operativa, tavolo al quale la Fisac CGIL porta avanti le proprie proposte (LEGGI) per una valorizzazione reale della categoria.

Roma, 22 febbraio 2023

                       La Segreteria Nazionale