Fringe Benefit – La (NON) trasparenza della Banca

Nella giornata di ieri i colleghi hanno avuto dalla Banca una bella sorpresa: l’addebito di una serie di importi, in tanti casi anche molto elevati, legati alla tassazione dei Fringe benefit… Secondo l’interpretazione della Banca.

Fermo restando che noi abbiamo forti dubbi sulla legittimità di questi “prelievi” (LEGGI VOLANTINO) e che su questo ci stiamo muovendo con gli altri sindacati anche in ambito tributario e legale, appare del tutto inaccettabile anche l’assoluta mancanza di trasparenza verso i colleghi, che in busta paga si sono trovati degli addebiti, anche molto consistenti, senza nessun prospetto di calcolo che potesse consentire di verificare come sono stati calcolati tali importi.

La Banca, sedicente paladina della trasparenza, non fosse altro che per ruolo Istituzionale, dovrebbe avere la decenza di essere trasparente anche nei propri atti. Anche perché sono atti, in questo caso, che vanno ad attingere al reddito dei propri dipendenti.

Chiediamo quindi che la Banca (e non la CSR, che non è sostituto d’imposta), intanto, renda conto ai singoli lavoratori di come è arrivata a quantificare questi ‘prelievi’.

Nel frattempo, siamo a disposizione dei colleghi, anche per eventuali istanze di accesso agli atti (segreteria@fisacbancaditalia.it) e siamo impegnati a contrastare la Banca con le azioni (anche legali) che saranno percorribili e necessarie.

Roma, 25 gennaio 2023

La Segreteria Nazionale