Centri convenzionati Check-up e Assistenza Sanitaria

NON SI VEDONO MIGLIORAMENTI, ANZI!

Trasmettiamo la lettera (LEGGI) inviata in data odierna alla Banca, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria.

Numerose sono infatti le segnalazioni che continuano a pervenirci dal personale, soprattutto per quanto riguarda la copertura sul territorio dei centri convenzionati per i check-up.

Nonostante il nostro continuo colloquio con i colleghi addetti all’assistenza sanitaria, che cercano in ogni modo di sistemare le cose, la situazione non migliora, perché è evidente che il problema si colloca a monte.

Già nello scorso contratto con Previgen si rilevava un’ampia lista di centri convenzionati per i check-up…solo “sulla carta”, poiché ignari dell’esistenza di una convenzione o non in grado di provvedere alle prestazioni richieste.

Avevamo segnalato questa criticità alla Banca, che ha colto l’occasione per agire esclusivamente nel proprio interesse: anziché cercare di risolvere le problematiche dei colleghi ha pensato a sé stessa, imponendo a Previgen di eliminare dalla lista tutti i centri che non sono in grado di svolgere il check-up nei tempi previsti da capitolato (1 o 2 giorni), al solo scopo di ridurre al minimo gli eventuali rimborsi dei costi logistici per i colleghi che svolgono le prestazioni fuori dalla propria sede di lavoro.

Ne deriva una lista che non solo è fortemente decurtata anche di centri che storicamente servivano i colleghi, ma che tuttora non è veritiera (continuano a figurarvi istituti che, se contattati, cascano letteralmente dalle nuvole).

Insomma: la Banca avrebbe appaltato a Previgen il contratto di medicina preventiva sulla base di un requisito di copertura territoriale non riscontrabile nei fatti e che oltretutto si è premurata di far ridurre dopo l’aggiudicazione del contratto.

È evidente che non si tratta di un comportamento legittimo.

Come è evidente che occorre provvedere con urgenza non solo alla verifica delle convenzioni in essere, ma alla pretesa di un ampliamento dell’offerta da parte di Previgen o alla definizione di soluzione alternative per i territori scoperti (attualmente anche intere regioni lo sono).

Lo scopo di un’assicurazione sanitaria, infatti, non dovrebbe certo essere quello di favorire società di servizi o centri medici privati, ma di garantire un equo accesso alle prestazioni mediche – specialmente laddove il sistema sanitario pubblico presenta maggiori falle – e favorire dunque una sanità più accessibile per tutti.

Roma, 13 settembre 2022

La Segreteria Nazionale