Molestie, Convergenze e Apparenze

Si è tenuto oggi un incontro con la Banca sul codice anti molestie.

Con spazi di 1 ora ciascuno la Banca ha incontrato 8 Sigle sullo stesso argomento; questo nonostante si senta un gran parlare di convergenze, mentre non se ne vogliono trovare, come invece da noi proposto, neppure su un tema – almeno in apparenza – così unificante (ma anche su altri).

Viene finalmente affrontato nel nostro Istituto un tema dilagante e permeante la società intera, rispetto al quale crediamo che a preoccupare debbano essere i fenomeni di molestia e violenza sommerse e i numeri alti di episodi drammatici che emergono ogni volta che il sistema scoraggia, sottovaluta, sminuisce e procrastina le azioni di contrasto. Il nostro ambiente di lavoro, tanto perbene, non può pensare di essere esente da tutto questo e su questo intendiamo concentrarci.

L’incontro è stato preceduto dall’invio da parte della Banca di una bozza di testo (LEGGI), sintesi delle istanze ricevute: tanto più le OO.SS. ampliano gli argomenti tanto più la Banca sembra ridurli, ad eccezione della fine descrizione del ruolo del Gestore delle diversità e della procedura informale, cui è dedicato ampissimo spazio, con un allegro tintinnar di iniziative.

Tra queste, abbiamo chiesto di escludere dalla citazione nel Codice quella che prevede l’incontro tra persona segnalante e segnalata: crediamo che, se di molestie parliamo, tale espressa previsione debba cadere, onde evitare che divenga un passaggio percepito come obbligato e che la scelta di non praticarlo possa essere intesa come mancanza di collaborazione. Non escludiamo che possa avvenire, ma crediamo che vada lasciata ad un’iniziativa libera ed eventuale, non codificata in un documento.

Al contrario di quella informale, crediamo che nella bozza proposta la procedura formale sia avvolta da un cupo silenzio in cui più nessuno sa cosa accade: tutto sprofonda in un buco nero di azioni di natura aleatoria su cui nessuno è informato.

È evidente che questo passaggio, che probabilmente interessa i casi più gravi di molestie, vada maggiormente specificato e proceduralizzato in modo che ogni attore coinvolto sappia esattamente cosa fare e cosa aspettarsi e che siano chiari i passaggi informativi, i tempi e gli esiti. Solo in questo modo chi segnala molestie avrà chiaro a priori in cosa si concretizza la tutela e non rimarrà col fiato sospeso, in attesa di un meccanismo dai tempi elefantiaci e dagli imperscrutabili esiti, in cui non rimane che sperare che nel frattempo il molestatore venga condannato per evasione fiscale.

Abbiamo infine chiesto che venga ripristinata la citazione in appendice di alcune casistiche tipiche di molestie, come lo “stalking”.

Riconosciamo che il clima dell’incontro è stato aperto e collaborativo e ne siamo soddisfatti: seguirà una nuova proposta di testo da parte della Banca.

Confidiamo in un testo che segni un passaggio di civiltà per il nostro Istituto.

Roma, 8 febbraio 2022 

La Segreteria Nazionale