In data odierna abbiamo inviato una lettera (LEGGI) all’Amministrazione sul tema contagi, rientri, Covid, ecc. ecc.
È di venerdì scorso la circolare che ha reiterato il provvedimento che dispone la limitazione a 5 giorni dei rientri obbligatori solo per le regioni che diventano zona “gialla”.
Constatiamo dall’immobilismo e dalle risposte fornite, ultima quella di stamattina (LEGGI), che l’Amministrazione continua a trincerarsi dietro regolette tanto rassicuranti per chi deve prendere decisioni, quanto inefficaci per la tutela della salute dei lavoratori, dimenticando che… Tutte le strade portano a Roma…e alle zone gialle.
Abbiamo quindi fatto presente che le nostre realtà lavorative e in particolare Roma attraggono un numero indefinito di pendolari provenienti da regioni limitrofe. Così come, viceversa, colleghi con residenza diversa si spostano per lavoro oltre il confine regionale anche per missioni e ispezioni.
È evidente che se l’obiettivo è quello di contenere i contagi, la regoletta non funziona in questi casi.
È il momento di passare perciò a una regola ancora più facile e priva della necessità di ricorrere a un sovraccarico cerebrale per l’applicazione: i 5 giorni massimi di rientro, per tutti.
Lo abbiamo chiesto un milione di volte. Oggi fanno un milione e uno ed è comunque tardi perché si provveda.
Contiamo che la Banca si renda conto che l’idea che la pandemia fosse finita era sbagliata ed è ora necessario un immediato cambio di rotta, se si vuole aiutare il Paese a non sprofondare e a risollevarsi, come abbiamo già visto succedere.
“Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo” (A. Einstein)
Roma, 3 gennaio 2022
La Segreteria Nazionale