Una minestra già scaldata

Quando ci si appresta a preparare un minestrone si sta attenti ai diversi ingredienti che si mescolano per ottenere il gusto voluto…poi capita che gli invitati al nostro banchetto preferiscono questo o quell’ingrediente, chi preferisce più pasta, chi più verdure, ecc..

Ma cosa c’entra tutto questo con la Banca d’Italia? Dopo la riforma della carriera direttiva del 2016, oggi Area manageriale e alte professionalità, di fatto è quello che è successo ai colleghi…tutti messi in calderoni, pardon segmenti, dai quali attingere di volta in volta in base alle proprie preferenze per conferire incarichi professionali e ruolo manageriali.

Una volta c’erano i gradi, ve li ricordate (chi ovviamente ha qualche annetto di banca)? C’erano i:

Coadiutori, oggi in gran parte riqualificati Expert e collocati nell’Area manageriale, senza che questo abbia portato effettivi miglioramenti sotto il profilo professionale, in quanto già prima potevano svolgere incarichi di responsabilità (es. sostituto di Unità di base), incarichi che oggi risultano di fatto preclusi ai pochi Coadiutori rimasti (basta considerare i job posting finora adottati dall’Amministrazione per rendersene conto);

Funzionari di seconda, Funzionari di prima e primi Funzionari, tutti ricollocati nel calderone/segmento dei Consiglieri;

Condirettori, Direttori e Direttori principali, tutti ricollocati nel calderone/segmento dei Direttori;

Condirettori centrali e Direttori superiori, tutti ricollocati nel calderone/segmento dei Direttori centrali.

Una volta non erano possibili scavalcamenti tra colleghi, c’erano addirittura delle graduatorie che mettevano in fila le persone e che tenevano conto dell’anzianità ma anche del merito (che quindi non è una scoperta della riforma del 2016), perché gli avanzamenti di grado dipendevano dalle valutazioni dei Capi e per gli snodi principali anche da procedure concorsuali.

Era un sistema che sicuramente presentava tutta la vetustà degli anni e che andava migliorato, soprattutto per tener conto delle più lunghe prospettive di vita lavorativa e della sempre più marcata elevata qualificazione accademica del personale neoassunto, a prescindere dal relativo concorso di ingresso.

Aveva però due indubbi vantaggi: dava a tutti la pari opportunità di progressione in carriera, chi prima e chi dopo, e favoriva un clima collaborativo e di serena convivenza, in quanto si sapeva quale era il proprio “posto” nell’Organizzazione e quando sarebbe arrivato o almeno sarebbe potuto arrivare il proprio momento.

Questo era ieri, invece oggi? Oggi il proprio momento si sa che potrebbe non arrivare mai, anche solo perché si è nel posto sbagliato al momento sbagliato, e che se si vuole progredire occorre ingraziarsi il capo di turno (anche a scapito dello svolgimento corretto delle attività istituzionali) e farsi notare cercando di fare le scarpe ai propri colleghi, il tutto con l’amarezza di vedersi scavalcare in incarichi, ruoli, e promozioni da colleghi che nel precedente sistema  sarebbero stati (o erano) ad un posto molto più indietro rispetto alla propria posizione…

Noi credevamo allora e crediamo oggi che un sistema del genere non sia confacente ad una Istituzione come la Banca d’Italia e sia deleterio per il clima lavorativo.

La storia ci ha purtroppo dato ragione e ci ha confermato nella nostra scelta, unica in Banca, di non firmare quell’accordo. Avremmo veramente voluto sbagliarci, ma tutto quello che è accaduto in questi anni era facilmente presagibile già nel 2016…

L’unico modo per prestare a questo punto un servizio a beneficio dei colleghi è quello di cercare di migliorare nelle deputate sedi di verifica gli aspetti maggiormente critici di un assetto dell’area manageriale/alte professionalità che noi mai potremmo condividere, e di monitorare e denunciare nei modi opportuni le problematiche che ci verranno segnalate dai colleghi.

È questo l’impegno che ci assumiamo, è questa la sfida che la Fisac Cgil ha davanti, anche per impedire che le storture di siffatto sistema possano essere prese come parametri di riferimento per altri ambiti.

Per qualunque segnalazione di problematiche occorse potete contattarci a questo indirizzo mail: segreteria@fisacbancaditalia.it.

Roma, 23 novembre 2021

La Segreteria Nazionale