AAA – Cassieri cercasi disperatamente

Con messaggio n. 1531614 il Servizio Sviluppo delle Professionalità ha avviato una raccolta di candidature per il percorso di specializzazione nel settore “Servizi di pagamento”.

Un’iniziativa nel segno della continuità, se si considera che quest’anno, per la prima volta, è stato messo a bando per il concorso interno per Expert un profilo specifico nel settore dei Servizi di Pagamento.

È evidente che la Banca intende puntare molto su questo settore così importante per il nostro Istituto operando in tutti i modi per giungere a una importante qualificazione dei profili professionali interessati, con l’obiettivo di “rafforzare le competenze specialistiche del comparto” e “gestire in anticipo il naturale turnover in uscita del personale addetto”.

Quale delle due voci citate incida di più è facile capirlo: è evidente che chi già lavora nelle Divisioni interessate non manca certo di competenze, specifiche e sempre aggiornate, che consentono di affrontare mansioni delicate e fondamentali ma che sta diventando sempre più difficile rimpiazzare i colleghi che vanno in pensione, tanto che si mette in piedi un allettante percorso di specializzazione, chiedendo candidature.

Eppure si tratta di quelle che, un tempo, costituivano figure fortemente qualificanti, tanto da meritare un nome reverenziale e con lettera maiuscola: il “Cassiere”.

Che fine hanno fatto allora i nostri “Cassieri”? Perché è così difficile sostituirli, tanto da dover pubblicare annunci, per reperirli?

Probabilmente la Banca si rende conto – tardi – che, come più volte segnalato da questa O.S., troppo a lungo ha lasciato indietro questo settore, tanto da renderlo “poco appetibile” e ora cerca di correre ai ripari.

Magari perché è finalmente venuto alla luce – purtroppo solo grazie alla pandemia – quanto il settore sia cruciale per il Paese e quanto sia complessa la professionalità richiesta, da non poter essere improvvisabile dall’oggi al domani.

Tuttavia, al di là di questi appelli lanciati in CAD, si stenta a procedere con una vera valorizzazione dei colleghi, ad una adeguata offerta di prospettive professionali concrete e persino alla considerazione delle loro esigenze, alla stregua di quanto accade per i colleghi che lavorano altrove.

A questo proposito vale la pena ricordare come, durante il difficilissimo periodo del lockdown, i colleghi del settore abbiano continuato a lavorare in condizioni di difficoltà enormi, alternandosi in split team sempre che le carenze di organico lo consentissero, e sentendosi ripagare con un “tu sei occasionalmente delocalizzabile”.

Se davvero la Banca intende preservare la professionalità di questi colleghi ed evitare di ottenere l’effetto contrario a quello che auspica – ovvero fenomeni sempre più consolidati di “fughe dalla Divisione” – dovrá considerare un serio investimento nel tempo sugli organici ed evitare scelte che creino differenze di trattamento ingiustificate.

Per lo sviluppo delle professionalità, i percorsi di specializzazione nei servizi di pagamento sono un’ottima iniziativa, purché si traducano in concrete opportunità di crescita, integrata nel sistema, e non in un nuovo elemento di separazione, che risulterebbe solo ulteriormente marginalizzante.

Roma, 29 ottobre 2021

La Segreteria Nazionale