Incontro su Orario di lavoro – Informativa su green pass e rientri

Questa mattina, l’Unità Sindacale si è incontrata con la Delegazione aziendale al tavolo della trattativa per l’applicazione delle intese sul modello di lavoro ibrido.

Il tema principale affrontato ha riguardato la flessibilità da inserire nel sistema a fronte delle unità organizzative di base, all’interno delle quali si registra una compresenza di attività molto differenziate nel grado di remotizzabilità.

A seguito della nostra richiesta, formulata nel precedente incontro, l’Amministrazione si è dichiarata disponibile a prevedere idonei meccanismi di flessibilità per le strutture collocate nella fascia di ricorso occasionale al lavoro da remoto dalla mappatura elaborata dall’Organizzazione (punto 2.a dell’accordo di luglio).

Nel registrare una prima apertura su questo versante, l’Unità Sindacale si è riservata di esprimere un giudizio complessivo alla luce di una proposta scritta, nella quale dovranno essere a nostro avviso indicati in maniera trasparente anche i criteri per poter ricorrere con maggior frequenza al lavoro da remoto, in modo da scongiurare un’applicazione frammentaria nelle diverse Strutture.

Al contempo, abbiamo ribadito la richiesta di prevedere un analogo meccanismo anche per la fascia di accesso ridotto al lavoro da remoto (50 giorni anno; punto 2.b dell’accordo di luglio).

La nostra richiesta è coerente con un approccio sperimentale che mira a raccogliere sul campo informazioni sulla possibilità di un più ampio ricorso al lavoro delocalizzato, alla luce della rivedibilità annuale della mappatura delle unità di base.

Una maggiore flessibilità sul versante regolamentare è condizione necessaria per consentire di stemperare il contrasto tra le parti, tutt’ora esistente, sulla classificazione di alcune unità (prevalentemente della rete territoriale), non pienamente coerente con i criteri operativi illustrati dalla stessa Amministrazione.

Abbiamo inoltre sottolineato l’importanza di evitare che l’introduzione in Banca di un nuovo modello di lavoro venga associata a una riduzione dei livelli attuali (modesti) di telelavoro. Molti colleghi attualmente in telelavoro provengono da Filiali chiuse o rientrano nelle categorie prioritarie alle quali la normativa fa esplicito riferimento. E’ pertanto di importanza capitale, per una favorevole percezione dell’accordo che stiamo faticosamente ricercando, che non vi siano arretramenti su aspetti che la Banca ha già scrupolosamente analizzato in sede di concessione iniziale del telelavoro.

Il confronto negoziale proseguirà mercoledì prossimo, 6 ottobre.

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A margine dell’incontro l’Amministrazione ha illustrato una panoramica informativa sugli interventi che intende adottare a seguito del mutato contesto normativo nazionale.

Dal 15 ottobre, troveranno applicazione le disposizioni governative sul green pass che sarà controllato in fase di ingresso dal personale di sicurezza già operativo agli accessi dall’inizio dell’emergenza pandemica. In una logica di prevenzione del rischio continueranno gli appuntamenti periodici per potersi sottoporre a tampone rapido all’interno delle strutture di Banca, tamponi che tuttavia non sono idonei a rilasciare la certificazione green pass. Abbiamo anche invitato l’Amministrazione, come avvenuto in altre situazioni nel passato, a stipulare convenzioni per l’effettuazione rapida di tamponi a prezzi calmierati.

Sempre dal 15 ottobre, è intenzione dell’Amministrazione mutare il regime di presenza negli uffici. Da quella data infatti nelle regioni collocate in “zona bianca” sarebbe consentito un ricorso al delocalizzato nella misura massima di 10 giorni al mese.

Il tavolo sindacale ha sollecitato l’Amministrazione a una maggiore prudenza. Se le norme sul green pass individuano nella Banca uno dei soggetti tenuto a conformarsi, maggiori margini di autonomia sono presenti per l’organizzazione del lavoro. Pensiamo che non sia ancora giunto il momento di abbassare la guardia evitando prevedibili situazioni di affollamento (verifiche agli ingressi, negli uffici, nelle mense…).

L’Unità sindacale ha inoltre richiesto all’Amministrazione di continuare a tutelare le categorie fragili, quelle attualmente esentate dal rientro in ufficio perché incluse nelle categorie definite dal Ministero della Salute almeno fino al 31 ottobre p.v. e di altri lavoratori le cui condizioni sanitarie siano comunque meritevoli di attenzione.

A breve verranno fornite comunicazioni dettagliate da parte del Direttore Generale e del Servizio Organizzazione. Non mancheremo di rappresentare all’Amministrazione gli aspetti meritevoli di maggiori approfondimenti o modifiche, come sempre in stretto raccordo con le istanze delle colleghe e dei colleghi.

Roma, 29 settembre 2021

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